Le iniziative di Federfarma a livello regionale e provinciale continuano, seppure in piena emergenza Coronavirus: ultime in ordine di tempo sono quelle di Federfarma Campania e Federfarma Verona.

Iniziative di Federfarma a livello regionale e provinciale per l’informazione sanitaria e per la prevenzione. Sull’epatite C in Campania e sul tumore al colon retto a Verona.

L’attività delle associazioni regionali e provinciali di Federfarma impegnate in attività sanitarie e sociali prosegue anche in questa fine d’anno. Federfarma Campania, per esempio, ci informa che, con l’Associazione EpaC onlus, ha dato vita a un esteso progetto educazionale, che vede la distribuzione di materiale educativo sull’epatite C attraverso le 1.650 farmacie campane.

I pazienti che ancora non hanno utilizzato le cure innovative verranno così indirizzati, grazie a questa preziosa attività di educazione e prevenzione, verso le strutture ospedaliere autorizzate a effettuare le terapie capaci di debellare il virus.

Mario Flovilla (Federfarma Campania): “Collaborare con l’EpaC per superare gli ostacoli dell’epatite C ci consente di iniziare un percorso per la sua completa eradicazione dal nostro Paese”.

“La rete delle farmacie -ha dichiarato il presidente Mario Flovilla da sempre è al servizio dei cittadini, non soltanto per la distribuzione dei farmaci, ma anche per sostenere informazione e prevenzione. Collaborare con l’EpaC per superare gli ostacoli dell’epatite C ci consente di iniziare un percorso per la sua completa eradicazione dal nostro Paese. Grazie all’EpaC, quindi, che ci ha reso partecipi di un progetto di tale portata”. 

Campagna invernale sulla prevenzione del tumore al colon retto nelle 266 farmacie di Verona e provincia. Elena Vecchioni (Federfarma Verona): “Il ruolo del farmacista si amplia sempre di più nell’ambito della sanità pubblica”.

Assai interessante anche l’iniziativa che vede coinvolte le 266 farmacie di Verona e provincia nella campagna invernale sulla prevenzione del tumore al colon retto, rivolta a tutta la popolazione di età compresa tra i 50 e i 69 anni.

Lo stabilisce il Protocollo d’intesa tra Azienda Ulss 9 Scaligera, Federfarma Verona e Assofarm, che prevede l’invio di una lettera da parte della Ulss ai cittadini interessati con tutte le istruzioni e con l’invito a recarsi presso la farmacia territoriale del Comune di residenza. Qui il farmacista fornirà loro tutte le informazioni utili per la corretta esecuzione dei test, la loro conservazione e la consegna dei campioni.

Il Protocollo prevede anche un’importante novità relativa al Fascicolo sanitario elettronico, particolarmente utile alle persone anziane e a chi non sa usare il computer. Risulta, infatti, che molti non abbiano ancora effettuato l’attivazione di questo fondamentale strumento, che archivia in formato digitale tutta la documentazione sanitaria del paziente.

Ebbene, sarà ora il farmacista a raccogliere, alla consegna dei kit per lo screening del tumore al colon retto, i consensi per l’attivazione del Fse, se non ancora effettuata. “Il ruolo del farmacista -ha detto Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona- si amplia sempre di più nell’ambito della sanità pubblica e questo ultimo tassello ne è una prova, dimostrando che la farmacia, sempre aperta e disponibile sotto casa, è anello importante della catena sanitaria territoriale”.