Ricette dematerializzate anche per i galenici magistrali: le propone, in una interrogazione parlamentare al ministro della Salute, Caterina Licatini, deputata del Movimento 5 Stelle, per ridurre gli errori e poter creare una banca dati nazionale.

Una interrogazione parlamentare al ministro della Salute propone di introdurre le ricette dematerializzate anche per i galenici magistrali e di creare una banca dati digitale nazionale.

“Il sistema di prescrizione farmaceutica, superate le resistenze iniziali, ha ceduto il passo alla digitalizzazione, la quale ha consentito la conversione di qualunque documento cartaceo in un idoneo formato digitale. Tuttavia, se nel settore pubblico la dematerializzazione delle prescrizioni è già avviata e, anzi, consolidata, lo stesso non vale per i farmaci magistrali allestiti dal farmacista e prescritti dal medico sia in regime pubblico sia privato”: è quanto afferma la deputata Caterina Licatini (del Movimento 5 Stelle) in un’interrogazione al ministro della Salute Roberto Speranza.

Le preparazioni rappresentano l’unica possibilità terapeutica in tutti i casi in cui l’industria farmaceutica non è in grado di soddisfare una particolare esigenza prescrittiva.  In quest’ambito si inseriscono anche i farmaci cannabinoidi (in proposito, si veda sul nostro sito qui). Rispetto a quelli industriali, i farmaci magistrali di questo tipo sono molteplici, differenziandosi per varietà di cannabis, forma farmaceutica allestita, dosaggio e altro.

La combinazione di ciascuna di queste variabili -prosegue l’onorevole Caterina Licatini– si traduce in una molteplicità di farmaci difficili da codificare secondo l’attuale sistema Nsis (Nuovo sistema informativo sanitario) . Da qui deriva l’esigenza di gestire con un formato digitale il processo prescrittivo.

Alla luce di queste considerazioni, l’interrogazione di Licatini chiede al Governo se intenda assumere iniziative volte ad accelerare il processo di digitalizzazione in questo settore. Ciò permetterebbe anche, tra l’altro, di ridurre al minimo gli errori e di procedere alla creazione di una raccolta di dati a livello nazionale. (PB)