Il mercato cosmetico si sta riprendendo bene dopo la crisi pandemica, alla quale, d’altronde, era riuscito a far fronte meglio di altri settori comparabili. Secondo la 41° edizione dell’Indagine congiunturale svolta dal Centro studi di Cosmetica Italia sui preconsuntivi del primo semestre 2021 e sulle previsioni per il secondo (presentata oggi via webinar) si registra una ripresa prevista dell’8,1% nel fatturato industriale Italia e del 10,4% in quello complessivo del 2021 (che dovrebbe arrivare a 11,7 miliardi di euro).

Si ricorderà che nel 2020 il fatturato industriale era calato del 12%. Il Centro studi avanza anche l’ipotesi di un’ulteriore possibile crescita del 5% nel 2022.

Il mercato interno, invece, dal punto di vista dei consumi, dovrebbe chiudere il 2021 intorno ai 10,6 miliardi di euro, +8,5% rispetto al 2020.

Si tratta di performance superiori a quelle medie dell’industria italiana e migliori delle previsioni fatte in occasione della precedente indagine (che ipotizzava un +6% nel 2021).

Cauto ottimismo per un ritorno alla normalità ormai prossimo. L’Indagine congiunturale del Centro studi di Cosmetica Italia fotografa un mercato cosmetico in evidente ripresa nel 2021, sia nei consumi interni sia nelle esportazioni.

“È un’industria che fa bene al Paese, ha fondamentali forti e capacità di reazione e ha sempre avuto una forte resilienza e anticlicità nei periodi di crisi”, ha commentato con soddisfazione il presidente di Cosmetica Italia Renato Ancorotti e ha parlato di “cauto ottimismo” per un pieno ritorno alla normalità.

La prudenza è d’obbligo perché Covid-19 è ancora tra noi, ma la ripresa c’è, come testimonia anche il recupero delle esportazioni, da sempre grande forza trainante del settore, ma duramente colpite dalla pandemia: per il primo semestre hanno fatto registrare un +19%, per la fine dell’anno dovrebbero far segnare un +14,5% rispetto al 2020.

La ripresa nei canali distributivi

Per quanto riguarda il mercato interno, la maggiore ripresa interessa soprattutto i canali che avevano più sofferto nel 2020, periodo nel quale Gdo e farmacia, che non erano mai state costrette a chiudere, si erano difese meglio degli altri nell’imperversare della crisi sanitaria (si veda, sul nostro sito, qui).

I dati dell’indagine sottolineano infatti che profumeria e canali professionali (acconciatura e centri estetici) hanno reagito positivamente dopo i lunghi periodi di chiusura, recuperando quote di mercato sulla torta complessiva di 10,6 miliardi di euro del 2021.

Il mass market resta saldamente leader con il 42,5% del mercato (4500 miloni di euro), cresce dell’1,5%, ma perde tre punti percentuali di quota. La farmacia conferma la sua solidità: dovrebbe crescere del 4% a fine 2021, con valori complessivi intorno ai 1900 milioni di euro. Ma la profumeria, staccata in graduatoria nel 2020, si riporta sotto, con una ripresa del 22%, che la porta a circa 1880 miloni di euro.

Per il 2021 le quote di mercato dei due canali si equivalgono: il 17,7% per ciascuno.

Discorso a parte va fatto per l’e-commerce, ormai quarto canale per la vendita dei cosmetici, che, dopo la forte ascesa favorita dai lockdown nel 2020, prosegue la sua corsa cominciata ormai diversi anni fa: la sua quota di mercato passa dal 7,2% del 2020 all’8,6% del 2021, con una crescita nell’ultimo anno di quasi il 30%, che porta il valore dei consumi a 900 milioni di euro. (SV)