Gli ostacoli all’accesso ai farmaci secondo l’Oms
Ciò che ostacola l’accesso ai farmaci sono i prezzi elevati e la scarsa disponibilità dei medicinali. Lo dice l’Organizzazione mondiale della sanità, che recentemente ha pubblicato la nuova edizione dell’elenco dei farmaci essenziali (Eml, Essential medicines list).
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, sono prezzi alti e scatsa disponibilità i principali fattori che ostacolano l’accesso ai farmaci.
Come è noto, l’elenco è di fondamentale importanza poiché rappresenta lo strumento che mira ad affrontare le priorità sanitarie, definendo i medicinali maggiormente utili alla popolazione, altamente sicuri, efficaci e con un buon rapporto qualità-prezzo e che, proprio per questi motivi, dovrebbero sempre risultare disponibili e accessibili.
Purtroppo, l’Oms ha dovuto evidenziare la presenza di prezzi troppo alti per una quantità considerevole di farmaci, sia di recente brevetto sia più maturi, come, per esempio, l’insulina, che continua, evidentemente, a non rientrare nella disponibilità di molti pazienti (in proposito si veda qui, sul sito della testata Tuttodiabete).
Molti farmaci esclusi dall’elenco dei medicinali essenziali a causa del loro prezzo troppo elevato, che ne rende difficile o impossibile l’accesso.
Pertanto, nell’ambito dell’attività di aggiornamento dell’elenco, l’Oms ha dovuto escludere molti farmaci per il semplice motivo che il loro prezzo li rende inaccessibili in molti Paesi.
Su 88 domande esaminate relative a nuovi farmaci da aggiungere all’elenco, infatti, sono stati approvati soltanto 20 nuovi farmaci per adulti e 17 per bambini.
Il Comitato di esperti sulla selezione e l’uso dei farmaci essenziali che aggiorna la lista, ha fatto sapere che sussiste una preoccupante “tendenza al continuo aumento dei prezzi dei nuovi farmaci nel tempo, in particolare nelle aree del cancro, delle malattie autoimmuni, delle malattie infettive e delle malattie rare”.
Il problema dell’accesso ai farmaci essenziali è grave nei Paesi poveri, ma si manifesta anche in quelli più ricchi.
Questo trend ha causato il ritardo o addirittura l’impossibilità da parte dell’Oms di aggiungere farmaci potenzialmente utili all’elenco dei farmaci essenziali poiché costano troppo anche nei Paesi più ricchi.
Per cercare di porre rimedio a questo problema, il Comitato ha segnalato la necessità di promuovere misure volte a migliorare l’accessibilità ai farmaci essenziali adottando provvedimenti utili a tale scopo come i meccanismi di licenza volontaria o l’approvvigionamento in comune e la negoziazione condivisa per la fissazione dei prezzi.
Secondo il Comitato, sarebbe necessario esplorare le soglie di accessibilità per i nuovi farmaci in diversi Paesi, identificare cosa rappresenta il “fair value” per i benefici del trattamento, identificare politiche idonee ad abbassare i prezzi e sviluppare una strategia per monitorare l’andamento dei prezzi e della disponibilità di farmaci essenziali ma purtroppo inaccessibili. (RDA)
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