Il mercato dei farmaci e dei prodotti per la salute in Europa non è certo rimasto impermeabile agli effetti della pandemia. A darcene una prova documentata sono i dati Iqvia relativi ai maggiori cinque Paesi del continente: Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna.

L’impatto della pandemia sul mercato dei farmaci e dei prodotti per la salute nei principali Paesi europei, Italia inclusa, si è fatto sentire, ma ha avuto nel complesso effetti relativamente contenuti sulle quantità vendute. Ma per gli Otc prevale il segno “meno” in 4 Stati su 5.

Vediamo che cosa rivelano i dati sulle vendite in quantità dei farmaci di prescrizione e dei prodotti per la salute, comprensivi dei medicinali Otc, integratori, vitamine, prodotti per la cura della persona eccetera dall’ottobre 2020 al settembre 2021.

  • Farmaci con obbligo di prescrizione: la crescita o riduzione delle vendite, tra i vari Paesi e nel periodo considerato, è rimasta contenuta nel 2%. La Spagna ha ottenuto il risultato migliore, insieme con il Regno Unito, mentre l’Italia è stata la peggiore, con il più alto tasso di flessione. Abbastanza stabili i risultati della Germania, mentre la Francia si avvicina ai nostri risultati negativi.
  • Prodotti per la salute: anche in questo segmento la Spagna ha registrato un aumento, ma con un tasso abbastanza modesto. Il Regno Unito qui è invece in calo, ma vicino ai risultati dell’anno precedente, mentre la Germania ha subìto un sensibile calo di vendite. L’Italia e la Francia sono sostanzialmente nella stessa situazione negativa registrata per i farmaci con obbligo di prescrizione.
PAESIRx – Farmaci di prescrizioneCh – Prodotti per la salute
ITALIA-2,0%-2,1%
GERMANIA+0,1%-5,6%
SPAGNA+2,0%+0,6%
FRANCIA-1,4%-1,8%
REGNO UNITO+1,9%-0,1%
Fonte: Iqvia – “Impact of Covid-19 on the Pharmaceutical Markets-UE4 & UK”

Il mercato dei farmaci da banco ha registrato un incremento nelle quantità vendute, peraltro modesto, soltanto nel Regno Unito.

Nell’ambito dei prodotti per la salute, i farmaci da banco segnano una contrazione di vendite in quantità in ben quattro Stati sui cinque presi in esame. La riduzione più marcata si nota in Spagna (-9,1%) e in Germania (-8,7%), dove raggiunge tassi di decremento non distanti dal 10%.

Più contenute risultano le perdite in Italia (-4,8%), anche se pur sempre su valori negativi importanti. Riduzione anche in Francia (-2,4%), ma con tassi di decremento pari a circa la metà dell’Italia. Il Regno Unito si distingue per una crescita modesta (+1,6%), ma in controtendenza rispetto alle altre quattro nazioni.

Va segnalato però che alcune classi di farmaci Otc hanno registrato risultati positivi: per esempio, le vitamine, i sali minerali e altri prodotti stimolanti in Italia sono cresciuti del 6,9% e in Francia del 2,5%. In Spagna emergono gli antidolorifici (+12,9%) e i prodotti per la cura degli occhi (+4,8%); nel Regno Unito i digestivi e altri prodotti intestinali (+10,4%) e gli antidolorifici (+4,4%), così come hanno segnato un notevole sviluppo gli ausili medico chirurgici in Spagna (+84%) e in Italia (+33,6%).

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