Federfarma richiama l’attenzione dei farmacisti su false mail ministeriali in circolazione in questo periodo in rete, dirette proprio alle farmacie. Non è il Ministero della Salute a scrivere: si tratta di tentativi di truffa e furto di dati, il cosiddetto phishing. Con la Circolare 86/2022 Federfarma raccomanda ai farmacisti di non dare seguito alle richieste contenute in queste false mail.

Federfarma segnala tentativi di phishing ai danni delle farmacie tramite false mail ministeriali e raccomanda ai farmacisti di non dare alcun seguito a questi messaggi.

La Circolare 86 -a cui si rimanda per maggiori particolari, vedi sito di Federfarma, area riservata- informa che la Federazione ha inoltrato alla Polizia Postale la segnalazione di tentativi di phishing tramite mail, inviate alle farmacie da un indirizzo di posta elettronica falsamente attribuito al Ministero della Salute. I messaggi invitano a collegarsi a  un sito e a fornire credenziali di autenticazione.

Non essendo affatto un sito del Ministero quello indicato, è chiaro che queste false mail hanno scopo di phishing (variante dell’inglese “fishing”, “pescare”), un tipo di frode on line che mira a impossessarsi di dati personali e privati degli utenti.

Con il phishing i criminali tentano di impadronirsi di dati riservati e personali: dalle password ai numeri delle carte di credito.

Come ricorda l’Agenzia delle Entrate sul suo sito, “attraverso il phishing viene praticato il furto di login e password, dei numeri relativi a carte di credito e conti bancari, così come di ulteriori dati riservati”.

Federfarma raccomanda quindi vivamente alle farmacie di non dare alcun seguito alle richieste di queste false mail, che non provengono dal Ministero della Salute come millantano.

Una vicenda analoga era stata segnalata recentemente da Federfarma con la Circolare 23/2022 (vedi sito) nelle quali il tentativo di truffa aveva per oggetto l’Iva e utilizzava un sito attribuito falsamente all’Agenzia delle Entrate.

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