Il mercato cosmetico è in ripresa e la farmacia è una certezza
Il mercato cosmetico è in netta ripresa, con l’allentarsi della morsa del virus, e si avvia, se tutto andrà bene, a superare i livelli pre-pandemia. La farmacia rimane solida, costante nella sua crescita, al secondo posto come quota di mercato dietro la Gdo e accanto alla profumeria, che sta recuperando terreno dopo la crisi da Covid che l’ha colpita più degli altri due grandi canali concorrenti. Sono alcuni dei principali risultati della periodica indagine congiunturale del Centro studi di Cosmetica Italia con i dati del 2021 e le previsioni per il 2022.
L’indagine congiunturale sul mercato cosmetico di Cosmetica Italia mostra un settore in piena ripresa, vicino a superare i risultati pre-Covid. Tra i canali di distribuzione, la farmacia procede a passo costante (+2%), confermando la sua solidità e l’intatta fiducia di cui gode presso i consumatori.
L’industria cosmetica chiude il 2021 con un fatturato di 11,7 miliardi di euro (+10.2 rispetto al 2020) e le previsioni le attribuiscono un giro d’affari a fine 2022 di 12,5 miliardi (a fine 2019 era a quota 12). E anche l’export cresce vigorosamente con un +13% rispetto al 2020.
Il mercato interno pare rivitalizzato grazie al ritorno a una “quasi normalità”: a fine 2021 vale 10,5 miliardi di euro, con una crescita dell’8% e a fine 2022 potrebbe superare i 12 miliardi. Le dinamiche dei vari canali sono peraltro diverse, perché la pandemia, con le chiusure e le limitazioni che ha imposto, non ha colpito tutti allo stesso modo.
Tra i canali di distribuzione, chi è cresciuto di più è chi aveva subìto più perdite durante la pandemia e ora riesce a risalire. Caso a parte è l’e-commerce, in continuo sicuro aumento.
Quindi, le percentuali più elevate di crescita tra 2020 e 2021 riguardano i canali che avevano sofferto di più nel periodo critico, con lunghe chiusure e crollo delle frequentazioni, e che ora stanno recuperando le posizioni perdute: acconciatura (+22.1%), centri estetici (+28%), profumeria (+22.6%), erboristeria (+13,8%). Invece, grande distribuzione (leader del mercato cosmetico con 4500 milioni di euro, il 42% del totale) e farmacia (secondo canale per fatturato, insieme con la profumeria, con circa 1846 milioni) non hanno dovuto mai chiudere, hanno retto bene all’emergenza e stanno crescendo a tassi più bassi, ma costanti: nel 2021, rispettivamente, +1% per la Gdo, +2% per la farmacia (che dovrebbe ripetersi per il primo semestre 2022).
Caso a parte è l’e-commerce, cha vale ormai 870 milioni: nel 2021 è cresciuto del 23,2%, circa come la profumeria, ma non aveva terreno da recuperare, perché viaggiava già da tempo con crescite superiori alla media e dall’emergenza sanitaria aveva tratto ulteriore spinta. E l’indagine prevede che non rallenterà nel dopo-Covid: +22.5% per il primo semestre 2022.
La situazione generale induce all’ottimismo, dunque, ma, come avverte Cosmetica Italia, occorre sempre tenere conto di tante variabili che potrebbero cambiare lo scenario, come quelle che si stanno già facendo sentire in queste settimane: oltre alle incertezze sulla non ancora definitiva uscita dalla pandemia, pesano anche la crisi geopolitica in Ucraina e i rincari dell’energia, delle materie prime, dei servizi di logistica. (SV)
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