Un progetto europeo contro le carenze guidato dall’Aifa
L’Aifa è alla guida di un progetto europeo per un’azione coordinata contro le carenze di farmaci. Si tratta di un programma di azione congiunta (Joint action) che coinvolge ventisette autorità farmaceutiche e sanitarie di ventuno Stati membri dell’Unione Europea più la Norvegia (che non aderisce alla Ue). Lo scopo è far fronte comune contro un problema che riguarda tutti i Paesi e che richiede perciò unità di intenti, cooperazione e omogeneità nelle iniziative da adottare per salvaguardare il diritto alla tutela della salute di tutti i cittadini. Proprio l’Italia tramite Aifa, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, ha guidato l’elaborazione della proposta, che è ora al vaglio della Commissione Europea.
L’Aifa coordina un progetto di azione congiunta europea per contrastare il fenomeno della carenza e indisponibilità di medicinali che affligge tutti gli Stati. La proposta è al vaglio della Commissione Ue.
Il progetto di “Joint action” europea contro le carenze di farmaci nasce nell’ambito del Programma europeo di Salute Pubblica e può contare su un budget di circa 10 milioni di euro.
Come si legge sul sito dell’Agenzia italiana del farmaco, al quale si rimanda per approfondimenti, “il consorzio guidato dall’Italia comprende agenzie farmaceutiche e istituzioni sanitarie di Austria, Belgio, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria. Alcuni dei Paesi che non sono parte del consorzio, come per esempio Malta, hanno già confermato l’interesse alla partecipazione alle fasi operative dell’iniziativa, che il consorzio conta di poter estendere a un’area più ampia, viste le collaborazioni che Aifa ha già in essere attraverso altri progetti europei”.
Infatti, grazie al supporto esterno di organizzazioni e reti europee sarà possibile coinvolgere a livello operativo anche gli Stati membri che non hanno potuto aderire direttamente al progetto (Bulgaria, Grecia, Lettonia, Malta, Polonia, Repubblica Slovacca).
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