Ricette bianche dematerializzate: che cosa c’è da sapere
Sulle ricette bianche dematerializzate è arrivata a fare chiarezza una importante circolare ministeriale, diramata dai dicasteri dell’Economia e delle Finanze e della Salute, che rappresenta l’interpretazione ufficiale istituzionale sulla dematerializzazione delle ricette mediche per la prescrizione di farmaci non a carico del Ssn. La segnala e la commenta Federfarma con la propria Circolare 121/2022, consultabile sul sito nell’area riservata.
La circolare del 2 marzo 2022 dei ministeri dell’Economia e della Salute illustra chiaramente la materia delle ricette bianche dematerializzate, che riguarda da vicino le farmacie.
Federfarma, che aveva esplicitamente richiesto questo intervento ministeriale, segnala i principali punti toccati dalla circolare. Vediamoli.
Ogni Regione decide quando partire con le ricette bianche dematerializzate
L’avvio della dematerializzazione delle ricette mediche per la prescrizione di farmaci non a carico del Ssn è stabilita dalle singole Regioni, ma -osserva Federfarma- “dal momento che le prescrizioni digitali di farmaci non a carico del Ssn possono essere utilizzate su tutto il territorio nazionale, dal 31 gennaio 2022 tutte le farmacie italiane devono essere in grado di spedirle”.
Quali prescrizioni sono dematerializzate
La dematerializzazione riguarda le ricette bianche, non a carico del Ssn, ripetibili e non ripetibili. Restano, al momento, escluse le prescrizioni dei medicinali inclusi nella tabella dei medicinali, Sezioni A-B-C-D-E, e quelle di preparazioni magistrali e officinali
La ricetta bianca cartacea non scompare
Qualora non sia possibile l’utilizzo delle procedure relative alla dematerializzazione, il medico potrà utilizzare la ricetta cartacea. Le farmacie dovranno quindi continuare a spedire le ricette bianche cartacee oltre a quelle dematerializzate.
La conservazione delle ricette spetta al Sac
I ministeri, accogliendo una specifica richiesta di Federfarma, hanno finalmente fornito la specifica indicazione che, per le ricette dematerializzate non ripetibili (Rnr), anche limitative (Rnrl), l’obbligo di conservazione della ricetta si ritiene assolto dal Sac, il Sistema di accoglienza centrale, “che assicura la conservazione a norma e dà la possibilità al farmacista di estrarre le ricette spedite in quella farmacia in un determinato periodo di tempo a fronte di controlli o ispezioni”.
Divieto di fornitura a distanza al pubblico di farmaci con obbligo di prescrizione
La circolare ministeriale ha risposto anche ai timori sui rischi -segnalati da Federfarma- di proliferazione di vendite a distanza di farmaci di fascia C tramite app e siti internet o di accaparramento di ricette.
I ministeri hanno ribadito che “l’introduzione della ricetta dem bianca non autorizza la vendita a distanza di farmaci di fascia C”, specificando che la dispensazione e la vendita di un medicinale con obbligo di prescrizione medica deve essere effettuata nella farmacia.
Per approfondimenti e ulteriori informazioni, si rimanda al testo completo della Circolare di Federfarma, con relativo allegato, e al portale del Sistema Tessera sanitaria.