Le farmacie di Verona si mobilitano per aiutare i cittadini dell’Ucraina sia nel loro Paese investito dalla guerra sia qui in Italia, dove già molti profughi hanno cercato rifugio.

Dalle farmacie di Verona raccolte 900 confezioni di medicinali da inviare in Ucraina. E i farmacisti volontari pagano i ticket per i profughi già presenti nel territorio veronese.

Federfarma Verona, insieme con i Farmacisti Volontari in Protezione civile, sta rispondendo all’appello del console dell’Ucraina al sindaco di Verona Federico Sboarina, che richiedeva l’aiuto delle farmacie territoriali.

Così si sono raccolte 900 confezioni di antipiretici e farmaci contro la tosse sia per adulti sia per bambini, che stanno per partire per l’Ucraina  entro questa settimana

Inoltre, l’Associazione dei Farmacisti Volontari in Protezione Civile di Verona sta pagando con i propri fondi i ticket sui farmaci prescritti dal Ssn italiano ai profughi ucraini con patologie che si trovano sul territorio veronese.

Vecchioni (Federfarma Verona): “Quando il sindaco Sboarina ha chiesto la nostra partecipazione ci siamo mossi immediatamente”.

Commenta la presidente di Federfarma Verona Elena Vecchioni: “Si tratta del coinvolgimento a livello volontaristico delle farmacie di comunità, che non stanno effettuando  una raccolta aperta al pubblico, ma contribuiscono personalmente all’approvvigionamento e al conferimento dei prodotti richiesti dal Consolato e inviati direttamente al Governo ucraino. Nei territori di guerra la situazione è resa ancora più drammatica dalle bassissime temperature invernali e la popolazione è ulteriormente colpita quindi dalle patologie da raffreddamento: per questo l’urgenza verte su una determinata  tipologia di medicinali. Le farmacie di Federfarma Verona continueranno anche nei prossimi giorni a portare da tutta la provincia al Quadrante Europa i medicinali donati. Quando il sindaco Sboarina ha chiesto la nostra partecipazione ci siamo mossi immediatamente e adesso si raccolgono i frutti di questa nuova gara di solidarietà con la quale speriamo di portare almeno un minimo di sollievo alla popolazione civile”.

Pomari (Farmacisti Volontari in Protezione civile di Verona): “Operiamo su più fronti, portando aiuti ai cittadini ucraini, anche a quelli già arrivati nella nostra provincia”.

Aggiunge Paolo Pomari, presidente della Associazione Farmacisti Volontari in Protezione Civile di Verona: “Operiamo su più fronti, portando aiuti ai cittadini ucraini, anche a quelli già arrivati nella nostra provincia, oltre alla raccolta odierna e agli interventi già portati a termine a livello nazionale. Da giorni facciamo da ponte nella consegna di vario materiale sanitario all’hub della Protezione Civile di Isola della Scala. Inoltre stiamo pagando con i fondi della nostra associazione i ticket dei farmaci prescritti dal Servizio sanitario nazionale italiano ai profughi ucraini con patologie che si trovano nel nostro territorio e che necessitano di tutto”.

Continua intanto a rimanere aperta ai cittadini la raccolta di fondi sostenuta dai farmacisti veronesi, il cui ricavato viene donato direttamente alla Protezione Civile Italiana che decide, in base alle esigenze della popolazione ucraina, verso quali prodotti di prima necessità indirizzare le risorse.

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