La farmacia dei servizi va avanti: intesa Stato-Regioni sui fondi
La sperimentazione della farmacia dei servizi prosegue e si estende. La Conferenza Stato-Regioni ha infatti raggiunto l’intesa sulla proposta di deliberazione del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) relativa alla ripartizione del finanziamento, destinato alla proroga e alla estensione della sperimentazione per la remunerazione delle prestazioni e delle funzioni assistenziali erogate dalle farmacie con oneri a carico del Ssn. Ne hanno dato notizia Fofi e Federfarma con una circolare congiunta dell’11 aprile, reperibile anche sul sito di Federfarma.
C’è l’intesa tra Stato e Regioni per la ripartizione del finanziamento destinato alla farmacia dei servizi.
Come riassume la circolare delle due federazioni di categoria, la Legge 169/2019 aveva disposto la proroga al biennio 2021-2022 della sperimentazione della farmacia dei servizi per le nove Regioni che erano già state incluse nella sperimentazione nel triennio 2018-2019-2020 e ha esteso la sperimentazione alle restanti Regioni a statuto ordinario, autorizzando la spesa di 25.300.000 euro annui.
Con l’intesa tra Stato e Regioni, ora si provvede a ripartire, per gli anni 2021 e 2022, la somma annua di 25.300.000 euro tra le nove Regioni che hanno già avviato, nel triennio precedente, l’attività di sperimentazione e le restanti Regioni a statuto ordinario alle quali si estende la sperimentazione, sulla base del criterio della quota capitaria di accesso al Fondo sanitario nazionale (anno 2021).
La circolare Fofi-Federfarma (al cui testo completo si rimanda per approfondire i contenuti dell’intesa) ricorda che la sperimentazione della farmacia dei servizi terminerà il 31 dicembre 2023.
Da parte sua, Federfarma invita le organizzazioni territoriali “a stabilire le dovute interlocuzioni con le Regioni”, per definire congiuntamente l’attuazione dei servizi e le relative modalità operative.
Qui pubblichiamo una tabella che riporta la distribuzione complessiva dei 25.300.000 euro per entrambi gli anni tra le Regioni beneficiarie (per quanto riguarda Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Province autonome di Trento e Bolzano, si applicano le disposizioni vigenti in materia di concorso al finanziamento del Ssn).