Torna all’attenzione del Parlamento e del Governo la questione delle carenze di medicinali con una interrogazione al ministro della Salute presentata dalla deputata Fabiola Bologna, che chiede di ricalibrare le sanzioni secondo le effettive responsabilità.

Un’interrogazione al ministro della Salute chiede che le responsabilità riguardo alle carenze di medicinali siano sanzionate in modo più calibrato e proporzionato rispetto a quanto oggi previsto.

La deputata del Gruppo misto Fabiola Bologna (componente Vinciamo Italia – Italia al Centro con Toti) ha presentato un’interrogazione al ministro della Salute sul tema delle carenze di farmaci, in riferimento a quanto previsto dall’articolo 13 del cosiddetto Decreto Calabria (Decreto legge 35/2019).

Tale articolo ha introdotto nuove misure in tema di obblighi per le aziende nel caso di carenza di medicinali, innalzando da due a quattro mesi il termine entro il quale le aziende sono tenute a informare l’Aifa dell’interruzione, temporanea o definitiva, della commercializzazione di un medicinale di cui sono titolari di autorizzazioni all’immissione in commercio.

Secondo l’interrogazione, le attuali disposizioni non hanno migliorato la gestione delle carenze.

L’applicazione di tale disposizione, tuttavia, non ha avuto effetti migliorativi nella gestione delle carenze, comportando disfunzioni organizzative sia per le aziende sia per gli uffici competenti dell’Agenzia.

Allo stesso tempo, l’onorevole Bologna considera sproporzionate e mal calibrate le sanzioni amministrative determinate dalle inadempienze della norma in questione, posto che tali disposizioni dovrebbero auspicabilmente limitarsi -e inasprirsi- nelle situazioni di carenza di quei farmaci essenziali per i quali non esistono alternative terapeutiche, stabiliti secondo un apposito elenco pubblicato e aggiornato periodicamente da Aifa.

La situazione emergenziale dovuta alla pandemia, peraltro, aggravando il problema della carenza di farmaci e provocando forti ripercussioni su tutta la catena farmaceutica (dalla produzione alla distribuzione di farmaci essenziali), ha reso anche necessaria una temporanea sospensione di tutti i termini delle misure previste dal cosiddetto Decreto legge Calabria, relative alle pratiche di carenza, al fine di consentire alle aziende di concentrarsi sulla fornitura dei farmaci ai pazienti e all’Aifa di gestire la supply chain tra le varie Regioni.

A fronte di tale situazione, l’interrogazione si conclude con la richiesta al ministro Roberto Speranza di adottare iniziative per allineare l’Italia agli altri Paesi europei sui tempi di preavviso delle carenze dei medicinali, considerando le sanzioni unicamente nei casi in cui sussista una diretta responsabilità del titolare.

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