Il Green pass Ue resta valido sino al 30 giugno 2023. La pandemia purtroppo non è finita, i contagi aumentano un po’ dovunque, l’Ema e l’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) hanno approvato la seconda dose di richiamo del vaccino anti-Covid per gli over 60 (la cosiddetta “quarta dose”). Quindi, il certificato europeo risulta ancora utile per agevolare la circolazione delle persone nello spazio europeo, dimostrandone la guarigione, la vaccinazione o l’esecuzione del test con esito negativo. È stata perciò decisa una proroga della sua validità.

Prorogato al 30 giugno 2023 il Certificato Covid digitale dell’Unione Europea, il cosiddetto “Green pass Ue”, per agevolare la libera circolazione delle persone, attestandone la guarigione, l’avvenuta vaccinazione o l’espletamento dei test con risultato negativo.

La proroga è contenuta nel Regolamento Ue n. 2022/1034, da poco pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Ue, e si è resa necessaria perché il certificato sarebbe dovuto scadere il 30 giugno di quest’anno, secondo le norme precedenti.

Il prolungamento della validità del Green pass Ue non significa un obbligo per gli Stati membri di utilizzarlo, ma un’opportunità. I Paesi della Ue restano liberi di scegliere se richiederlo ai cittadini europei che vogliano entrare nel loro territorio oppure no (come ha deciso di fare l’Italia dal 1° giugno).

Altra novità in materia del nuovo regolamento europeo è l’inclusione dei saggi antigenici da laboratorio tra i test validi per ottenere il rilascio del Green pass Ue: questa previsione richiede però un ulteriore passo, cioè la decisione da parte dell’Health Security Committee (Hsc), che li dovrà inserire all’interno della lista comune.

Per approfondire l’argomento si rimanda alla Circolare di Federfarma 326/2022 e ai materiali allegati, disponibili sul sito della Federazione nell’area riservata.