Ritorna la campagna di prevenzione in farmacia sulla patologia dell’occhio secco, iniziativa promossa da Alcon che nella prima edizione ha coinvolto circa cinquecento farmacie e raccolto tremila questionari sul tema tra la popolazione. Si tratta di una serie di giornate in cui nelle farmacie aderenti i cittadini potranno trovare informazione e consulenza sulla patologia dell’occhio secco e più in generale sulla salute della vista.

È da poco partita e proseguirà sino a novembre la seconda edizione della campagna di prevenzione dell’occhio secco promossa da Alcon, che coinvolge direttamente le farmacie. Una patologia che interessa una persona su cinque.

La campagna sulla prevenzione dell’occhio secco punta sulla farmacia come “presidio sanitario territoriale fondamentale per intercettare sintomatologie sospette da approfondire con il medico oculista”. I risultati della prima edizione (che avevamo presentato qui) hanno confermato la validità di questa premessa.

La precedente campagna si è svolta da luglio 2021 a febbraio 2022, coinvolgendo 500 farmacie in tutta Italia, le quali hanno ospitato specializzandi in oftalmologia delle università italiane, per sottoporre alla popolazione il questionario Sande (Symptom assessment in dry eye), mirato specificamente sull’occhio secco.

Le risposte dei cittadini hanno messo in luce una significativa diffusione del disturbo, che, se non affrontato tempestivamente nel modo corretto, può avere effetti anche gravi. L’occhio secco è un’alterazione della superficie oculare caratterizzata da una modificazione della quantità e della composizione delle lacrime. È un disturbo non semplice da diagnosticare perché i sintomi sono diversi. Vediamo alcuni dei risultati emersi dalla prima edizione della campagna.

  • Il 25% delle persone aderenti all’iniziativa riporta un’elevata frequenza di secchezza e irritazione oculare, il 42% definisce di gravità media i propri sintomi, mentre il 18% la indica come elevata
  • Bruciore, sensazione di corpo estraneo e fotofobia risultano i sintomi riportati come più gravi

Inoltre, secondo i dati di Vision Needs Monitor data 2020, un cittadino su 5, oltre 13 milioni di persone, dichiara di avere sintomi riconducibili alla patologia dell’occhio secco, ma solo 2,7 milioni di persone dichiarano di curarsi e di seguire un trattamento terapeutico appropriato. Restano quindi 10,3 milioni di persone che non si curano.

L’oftalmologo Pasquale Aragona: “La farmacia gioca un ruolo importante nell’aiutare la popolazione a non sottovalutare segnali persistenti nel tempo e a indirizzarla allo specialista oftalmologo. Solo una visita approfondita, infatti, determina una diagnosi precisa, con un piano terapeutico adeguato”.

Commenta il professor Pasquale Aragona, ordinario di Oftalmologia all’Università di Messina: “Esiste un sommerso di pazienti che convive con problemi oculari, senza dare a essi la giusta rilevanza. Sottovalutare la patologia dell’occhio secco e non agire tempestivamente in modo mirato, porta a un peggioramento progressivo che può compromettere seriamente la salute degli occhi. La farmacia gioca un ruolo importante nell’aiutare la popolazione a non sottovalutare segnali persistenti nel tempo e a indirizzarla allo specialista oftalmologo. Solo una visita approfondita, infatti, determina una diagnosi precisa, con un piano terapeutico adeguato. Creare un collegamento virtuoso tra farmacista e medico, è sempre più auspicabile a testimonianza della volontà di mettere realmente il paziente al centro del nostro agire”.