Governo, Regioni e Province autonome e Federfarma, Assofarm e Farmacieunite hanno sottoscritto il 28 luglio un Protocollo d’intesa su test diagnostici e vaccini in farmacia: cioè, in particolare, sulla somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini anti-Covid-19, dei vaccini anti-influenzali e sulla esecuzione dei test diagnostici con prelievo del campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo.

Sottoscritto un Protocollo d’intesa tra Governo, Regioni e Province autonome e rappresentanti delle farmacie su test diagnostici e vaccini in farmacia, attività riconosciute come strutturali.

Come sottolinea Federfarma nella sua Circolare 346/2022, il Protocollo “integrando la normativa sulla farmacia dei servizi, rende strutturale l’attività di vaccinazione anti-Covid-19 e antinfluenzale, nonché l’esecuzione di test diagnostici che prevedono il prelevamento del campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo, a partire dai test antigenici rapidi per la rilevazione del Sars-CoV-2, sinora svolta dalle farmacie sulla base di una normativa contingente legata al contesto emergenziale”.

Tramite il Protocollo le Regioni e le Province autonome possono stabilire modalità, termini e condizioni, anche di natura economica, per l’esecuzione di questi servizi sanitari da parte delle farmacie pubbliche e private, mediante la stipula di appositi accordi con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, nell’ambito del Servizio sanitario regionale.

La novità del “contratto di rete” tra due o più farmacie

Il Protocollo riproduce sostanzialmente le modalità esecutive attualmente in vigore, confermando la possibilità di svolgere i suddetti servizi sia all’interno della farmacia sia in aree, locali o strutture separate, purché collocati nell’ambito della sede farmaceutica di pertinenza prevista in pianta organica.

La novità più importante -osserva Federfarma- è costituita dalla possibilità che due o più farmacie, di proprietà di soggetti differenti, possano esercitare i servizi in questione, anche utilizzando aree, locali o strutture esterne comuni, stipulando un contratto di rete.

Federfarma ricorda che per la somministrazione dei vaccini anti-Covid-19, rimangono vigenti fino al 31 dicembre 2022 le attuali disposizioni. Per quanto riguarda, invece, la somministrazione di vaccini antinfluenzali, “le unioni regionali sono invitate ad avviare tempestivamente le opportune interlocuzioni con le amministrazioni regionali di riferimento per concordare le modalità attuative del Protocollo relativamente all’esecuzione di tali vaccini in regime di Ssr, ferma restando la possibilità per le farmacie di somministrare il vaccino stesso con oneri a carico del cittadino”.

Sui test diagnostici, Federfarma segnala che il Protocollo rende possibile l’effettuazione in farmacia di una ampia gamma di test che prevedono il prelevamento del campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo, secondo le modalità riportate nel Protocollo stesso.

Si rimanda alla lettura del testo integrale della Circolare 346 di Federfarma e del materiale allegato, disponibili nell’area riservata del sito della Federazione, per approfondire tutti i contenuti del Protocollo d’intesa su test diagnostici e vaccini in farmacia.

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