Progetto Risp sui tumori polmonari: anche le farmacie in campo
Federfarma ha dato il suo patrocinio al progetto Risp contro il tumore al polmone, un’iniziativa di screening realizzata dalla Risp (Rete italiana per lo screening polmonare) su iniziativa dell’Istituto nazionale dei tumori e promossa da Walce Onlus (Women against lung cancer in Europe – Donne contro il tumore al polmone in Europa), organizzazione europea che, dal 2006, si propone come punto di riferimento per le persone affette da tumore polmonare e per le loro famiglie.
Federfarma ha dato il suo patrocinio al progetto Risp per lo screening del tumore al polmone, una campagna realizzata da Rete italiana per lo screening polmonare e promossa da Istituto nazionale dei tumori e Walce Onlus (Women against lung cancer in Europe).
Il progetto Risp, partito in questo mese di ottobre, consiste in un programma nazionale di diagnosi precoce del tumore al polmone mediante Tac spirale a basso dosaggio, offerta gratuitamente nei centri Risp dislocati sul territorio. L’iniziativa si rivolge a persone sane di età compresa tra 55 e 75 anni con elevati fattori di rischio in quanto forti fumatori o ex forti fumatori. In questa prima fase l’obiettivo del progetto è reclutare 10.000 soggetti idonei, così da poter raccogliere una significativa mole di dati da sottoporre alla comunità scientifica per implementare un programma di screening del tumore polmonare sul territorio nazionale.
Il contributo della farmacia alla riuscita della campagna
Che cosa può fare la farmacia per la buona riuscita di questa campagna? Anzitutto può far conoscere l’iniziativa ai cittadini, sensibilizzarli sull’importanza che un esame a tecnologia avanzata e poco invasivo -la Tac spirale a basso dosaggio- riveste ai fini della diagnosi precoce di un tumore che troppo spesso viene scoperto quando ormai si trova in uno stadio già avanzato.
Il farmacista può consigliare alle persone che potrebbero essere a rischio di visitare il sito del programma Risp per iscriversi, rispondendo ad alcune semplici domande. In questo modo la farmacia può ulteriormente consolidare il proprio ruolo di primo presidio sanitario sul territorio, ponendosi come anello di congiunzione tra il cittadino e i servizi di screening, tra il paziente e la ricerca scientifica.
Ponendosi come fonte autorevole di informazione, la farmacia può dare un importante contributo alla lotta al tumore del polmone, che costituisce la principale causa di morte per cancro in entrambi i sessi a livello mondiale ed è una patologia a elevato impatto sociale ed economico. (SM)