Il prossimo 7 novembre partirà in Francia la prima fase di campagna vaccinale che vedrà protagonista il farmacista vaccinatore.  Infatti, i farmacisti non solo potranno somministrare i vaccini contro l’influenza stagionale, ma anche quelli contro difterite, tetano, poliomielite, pertosse, papillomavirus umano eccetera.

In Francia dal 7 novembre in primo piano il farmacista vaccinatore: in farmacia si potranno infatti somministrare vaccini contro diverse patologie.

A partire dalla stessa data, ovvero a sei mesi dall’entrata in vigore ufficiale della nuova Convenzione, sarà aumentata anche la tariffa, che passerà da 6,30 euro (tasse incluse) a 7,50 euro (tasse incluse) per tutte le vaccinazioni somministrate a una persona con prescrizione rilasciata da un altro professionista sanitario o quando il vaccino non richiede prescrizione.

Per decifrare e spiegare ai colleghi le implicazioni della nuova Convenzione farmaceutica firmata il 9 marzo 2022 tra i due sindacati che rappresentano le farmacie e l’Assicurazione sanitaria, la Federazione francese dei sindacati delle farmacie (Fspf) ha organizzato un “Tour de France” che incontrerà i farmacisti, i loro team e gli studenti in 11 città francesi.  In occasione del primo incontro del “Tour de France”, tenutosi lo scorso 3 ottobre, Philippe Besset, presidente della Fspf, ha dichiarato che “è la prima volta nella storia della remunerazione dei nostri servizi che beneficiamo di un aumento, il che dimostra che non è impossibile“.

Dopo il farmacista vaccinatore, il prossimo obiettivo è il farmacista prescrittore

Il prossimo obiettivo del sindacato delle farmacie francesi è ottenere la possibilità per i farmacisti in farmacia di poter direttamente prescrivere i vaccini, così come stabilito in nuce nella Convenzione e la cui remunerazione è stata fissata a 9,6 euro, tasse incluse.  Ma per la prescrizione dei vaccini da parte dei farmacisti sarà comunque necessario attendere il prossimo 1° gennaio quando entrerà in vigore la legge sul finanziamento della sicurezza sociale (Plfss, Projet de loi de financement de la Sécurité sociale) per il 2023, che prevede tale facoltà.

I farmacisti occupano un posto di rilievo nella Plfss per il 2023 e questo è un motivo di soddisfazione per i sindacati. Il testo infatti propone di sancire la possibilità per i farmacisti di prescrivere e somministrare vaccini, come raccomandato dalla Haute Autorité de Santé (Has) all’inizio di quest’anno.

L’Has aveva emesso due pareri molto attesi dalla professione: il primo, pubblicato a gennaio, stabiliva che i farmacisti devono essere autorizzati a prescrivere e somministrare i vaccini non inclusi nel calendario vaccinale per le persone di età pari o superiore ai 16 anni; il secondo, pubblicato lo scorso giugno, raccomandava di estendere queste competenze a tutti i vaccini obbligatori o raccomandati per i bambini e gli adolescenti di età compresa tra i 2 e i 16 anni, a eccezione dei vaccini vivi per i pazienti immunocompromessi.

Il ministro della Salute François Braun: “Democratizzare l’accesso alle vaccinazioni”.

L’estensione delle competenze dei farmacisti in materia di vaccinazioni è un modo per “capitalizzare l’impegno di questi professionisti durante la crisi Covid e democratizzare l’accesso alle vaccinazioni“, ha spiegato il ministro della Salute, François Braun.

La stessa Plfss prevede la possibilità per i farmacisti francesi di dispensare la pillola del giorno dopo, con la piena copertura dell’assicurazione sanitaria per tutte le donne, indipendentemente dall’età. “I farmacisti possono già prescrivere e consegnare la pillola del giorno dopo a tutte le donne, la differenza è che domani le donne maggiorenni e minorenni beneficeranno della stessa copertura al 100% da parte dell’assicurazione sanitaria. Spero che questo percorso del paziente, con accesso diretto ai farmaci e copertura da parte del sistema di assicurazione sanitaria, serva da esempio, in particolare per la cistite o l’angina” spiega Philippe Besset, il quale definisce la Plfss 2023 come “un testo importante per i farmacisti“, in particolare per l’attuazione delle missioni previste dalla Convenzione farmaceutica dello scorso marzo.  (EP)

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