Alle decisioni sulla sanità è opportuno che partecipino anche le associazioni di cittadini e pazienti, secondo criteri codificati. Il Ministero della Salute, prima della conclusione della propria attività sotto la guida di Roberto Speranza, ha emanato in proposito un Atto di Indirizzo riguardante le modalità di partecipazione ai processi decisionali del Ministero da parte delle associazioni o organizzazioni dei cittadini e dei pazienti impegnate su tematiche sanitarie.

Un Atto di indirizzo del Ministero della Salute stabilisce le varie modalità con cui le associazioni di cittadini e pazienti impegnate su temi sanitari possono partecipare alle decisioni sulla sanità dando il loro contributo.

Il documento ministeriale stabilisce le regole generali per la partecipazione ai processi decisionali del Ministero della Salute degli enti (associazioni o organizzazioni dei cittadini e dei pazienti impegnate su tematiche sanitarie) per la promozione della salute, riferita a tutte le attività di cui si occupano le direzioni generali del Ministero della Salute.

L’Atto precisa che, con il termine “partecipazione”, si intende un processo articolato, che si può sviluppare con diverse modalità e in differenti momenti, tramite il quale le organizzazioni vengono coinvolte, tenendo conto della loro esperienza, competenza e capacità di impatto sui diversi settori delle politiche sanitarie, negli specifici percorsi istituzionali di competenza del Ministero.

Partecipazione nella consultazione

Le modalità di partecipazione alle decisioni sulla sanità sono varie. Tra queste segnaliamo di seguito quelle di maggiore interesse. La “partecipazione nella consultazione” riguarda interventi nella fase istruttoria, con la finalità di acquisire la posizione delle organizzazioni su un provvedimento che il Ministero intende adottare. La consultazione deve avvenire in un momento opportuno all’interno dell’iter del provvedimento e con un tempo congruo onde permettere ai partecipanti di poter analizzare il provvedimento ed esprimere il proprio parere.

Le consultazioni possono avvenire sia su provvedimenti di ampio respiro, sia su specifici programmi. In tale ambito si prevede una forma di consultazione estesa non solo alle organizzazioni in questione, ma a tutta la “società civile” interessata al tema, che verrà svolta mediante l’utilizzo di una piattaforma dedicata.

La definizione dell’agenda

La “partecipazione nella definizione dell’agenda” prevede la possibilità per le organizzazioni di avanzare istanza, tramite una procedura chiara e trasparente, affinché questioni ritenute rilevanti siano incluse nell’agenda di lavoro del Ministero della Salute, con le relative ipotesi di azioni proposte dagli enti.

La co-progettazione

La “partecipazione nella co-progettazione dell’intervento”, invece, prevede che il Ministero si avvalga della collaborazione degli enti nella definizione di programmi, piani o interventi di diretto o indiretto impatto sui cittadini/pazienti, per progettarne lo svolgimento, integrarne i contenuti, correggerne le procedure, identificare le metodologie di valutazione degli effetti.

La collaborazione delle organizzazioni nell’attuazione di provvedimenti, piani e programmi già adottati, tramite attivazione di focus group, gruppi di lavoro, protocolli d’intesa e forme di coinvolgimento “sussidiario” rientra nella “partecipazione come supporto all’implementazione dei programmi di politica sanitaria”.

Valutazione e monitoraggio

La “partecipazione come valutazione e monitoraggio” prevede l’attivazione da parte del Ministero di forme e programmi di valutazione e di monitoraggio partecipato riguardanti l’attuazione delle proprie politiche, fornendo ampia evidenza pubblica dei relativi risultati, anche attraverso i canali di comunicazione che le organizzazioni stesse possono offrire a complemento di quelli istituzionali. Tale comunicazione deve basarsi sulla trasparenza dei risultati in caso di valutazioni sia positive, sia negative, da intendersi come “aree di miglioramento”. (PB)

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