A breve sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del ministro dell’Università e della ricerca 1147, che attua la riforma della laurea in farmacia e farmacia industriale, la quale -commenta la Fofi (che ha collaborato attivamente al risultato finale presso il Tavolo tecnico ministeriale)- “ha portato a un aggiornamento dei curricula universitari al fine di renderli aderenti alle nuove esigenze di salute e alle conoscenze culturali e competenze professionali richieste”.

È legge il decreto ministeriale di riforma del corso di laurea in farmacia e farmacia industriale. Fofi: “significativo passo in avanti compiuto nell’aggiornamento del patrimonio dei saperi della professione di farmacista”.

La Fofi osserva nella propria circolare del 18 ottobre che il decreto rappresenta un “significativo passo in avanti compiuto nell’aggiornamento del patrimonio dei saperi della professione di farmacista”.

Tra i punti più importanti del provvedimento, la Fofi evidenzia la parte che riguarda gli obiettivi formativi qualificanti della professione. Qui si sottolinea infatti che “il farmacista, professionista dell’area sanitaria è in grado di operare per le finalità della sanità pubblica, anche attraverso l’accompagnamento personalizzato dei pazienti, inclusi quelli cronici, per l’aderenza alle terapie farmacologiche, e consulenza alla persona sana a fini della prevenzione delle malattie”.

Le conoscenze e le competenze che il farmacista deve possedere

In linea con la normativa europea, il decreto stabilisce che i corsi devono fornire un’adeguata conoscenza dei medicinali e delle sostanze utilizzate per la loro fabbricazione; della tecnologia farmaceutica e del controllo fisico, chimico, biologico e microbiologico dei medicinali; del metabolismo e degli effetti dei medicinali, nonché dell’azione delle sostanze tossiche e dell’utilizzazione dei medicinali stessi; dei criteri di valutazione di dati scientifici concernenti i medicinali in modo da poter fornire informazioni appropriate; delle leggi vigenti in materia di sanità e di esercizio delle attività farmaceutiche.

Inoltre, sono state ridefinite le conoscenze e le competenze che i corsi di laurea magistrale devono assicurare in modo che siano maggiormente orientate all’acquisizione di competenze cliniche nelle materie chimiche, biologiche e mediche.

Il decreto individua poi i contenuti disciplinari indispensabili e le competenze trasversali non disciplinari indispensabili che tutti i corsi di laurea magistrale della classe devono garantire.

Durata dei corsi, tirocinio professionale, sbocchi occupazionali

In osservanza delle direttive europee, i corsi di laurea in farmacia hanno la durata di cinque anni, e comprendono un periodo di sei mesi di tirocinio professionale pratico-valutativo presso una farmacia aperta al pubblico, o in un ospedale sotto la sorveglianza del servizio farmaceutico.

Il decreto indica  inoltre i possibili sbocchi occupazionali e professionali per laureati in farmacia, evidenziando rispetto al precedente decreto che i farmacisti possono trovare impiego anche nel campo della produzione e controllo di qualità dei medicinali, dispositivi medici e presidi medico-chirurgici; analisi e controllo dei medicinali; approvvigionamento, preparazione, controllo, immagazzinamento, distribuzione e dispensazione di medicinali sicuri e di qualità; diffusione di informazioni e di consigli sui medicinali in quanto tali, compreso il loro uso corretto, e accompagnamento personalizzato dei pazienti che praticano l’automedicazione; segnalazione alle autorità competenti degli effetti indesiderati dei prodotti farmaceutici; partecipazione a campagne istituzionali di sanità pubblica; ricerca e sviluppo.

Andrea Mandelli (Fofi): “Il nuovo curriculum universitario sancisce, di fatto, l’ampliamento del ruolo del farmacista e il suo apporto professionale sempre più centrale all’interno del sistema sanitario: nelle farmacie di comunità, in ospedale, nella ricerca e nell’industria”.

Il presidente della Federazione degli Ordini Andrea Mandelli ha espresso la propria soddisfazione per la realizzazione della riforma del corso di laurea in farmacia: “è un traguardo storico -ha dichiarato- per la Federazione e per il futuro della professione. Oggi si concretizza uno dei grandi obiettivi dell’attività federale: il nuovo curriculum universitario sancisce, di fatto, l’ampliamento del ruolo del farmacista e il suo apporto professionale sempre più centrale all’interno del sistema sanitario: nelle farmacie di comunità, in ospedale, nella ricerca e nell’industria”.

Prosegue Mandelli: “Il farmacista ricopre oggi un ruolo di primo piano in ambito clinico, nelle attività di prevenzione e nel processo di cura, tanto nell’ospedale quanto sul territorio, ed è al centro del nuovo modello di assistenza basato sulla prossimità, del quale la ‘Farmacia dei Servizi’ costituisce il pilastro fondamentale. La revisione del percorso di studi universitario, in cui le conoscenze e le competenze di base saranno integrate con elementi altamente professionalizzanti, al passo con i progressi delle scienze mediche e farmaceutiche, le innovazioni tecnologiche e i nuovi bisogni di salute, rappresenta un tassello cardine per l’avanzamento professionale, coerente con le nuove funzioni dei farmacisti, in tutti gli ambiti in cui operano”. (SV)