Il prossimo venerdì 18 novembre sarà la Giornata europea degli antibiotici (più precisamente, la Giornata europea di sensibilizzazione sugli antibiotici – European antibiotic awareness day, Eaad 2022), un’iniziativa annuale di sanità pubblica europea che si svolge per rendere consapevole l’opinione pubblica della minaccia che la resistenza agli antibiotici rappresenta per la salute pubblica e sull’importanza di un loro uso prudente.

Il 18 novembre è la Giornata europea degli antibiotici, un’iniziativa europea che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dell’antibiotico-resistenza e sulla necessità di un uso corretto di questi fondamentali farmaci.

La Giornata europea degli antibiotici mira, inoltre, a fornire una cornice e un sostegno alle campagne nazionali sull’uso prudente degli antibiotici che si svolgono in tutta Europa.

Istituita nel 2008 dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, è collegata alla settimana di sensibilizzazione sugli antibiotici dell’Oms (World antimicrobial awareness week, Waaw), che si svolge ogni anno dal 13 al 19 novembre ed è volta a impegnare decisori politici, professionisti sanitari e popolazione a combattere la resistenza antimicrobica. Perché l’effetto salvavita degli antibotici, tra i farmaci più efficaci, viene oggi compromesso dalla rapida escalation della resistenza (Amr) che, insieme alla scarsità di nuovi prodotti, è considerata grave minaccia per la salute globale.

Ogni anno in Europa muoiono 33mila persone a causa di un’infezione da batteri resistenti agli antibiotici: oltre 10mila sono italiane.

Ogni anno, 33.000 persone muoiono in Europa per un’infezione dovuta a batteri resistenti agli antibiotici (più di 10.000 in Italia, la nazione più colpita). Tale pesante carico è paragonabile a quello di influenza, tubercolosi e Hiv messi insieme. Un fattore chiave dell’Amr è l’uso irrazionale degli antibiotici.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, i farmaci sono utilizzati in modo razionale quando i pazienti ricevono medicinali appropriati, per indicazioni appropriate, in dosi adatte alle loro esigenze individuali, per un periodo di tempo adeguato e con informazioni corrette, al costo più basso sia per loro sia per la società. L’uso irrazionale o non necessario, invece, si verifica quando una o più di queste condizioni non è soddisfatta.

Sebbene la causa di fondo dell’Amr sia senza dubbio la quantità di antibiotici usati, il loro uso irrazionale rimane uno dei principali fattori a determinarne la crescita, causata dalla mancanza di conoscenza e consapevolezza del pubblico, dalla consegna senza prescrizione, dall’atteggiamento di chi li prescrive e li distribuisce, dalla formazione medica inadeguata, dalla promozione irrazionale, dalla mancanza di test diagnostici rapidi che evitino inutili prescrizioni ai professionisti sanitari (in Francia tale compito è delegato alle farmacie).

Ma anche le apodittiche convinzioni dei pazienti sull’uso benefico degli antibiotici favoriscono il loro uso irrazionale. Da qui la necessità di impegnarsi in campagne di promozione sanitaria, come indicato sul sito web dell’iniziativa, dove è possibile trovare tutto il materiale necessario per sensibilizzare sull’uso corretto degli antibiotici. Sono altresì presenti messaggi chiave diretti sia ai professionisti sanitari, responsabili per la corretta prescrizione di tali farmaci, sia al pubblico in generale. (EP)

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