Rapporto Ue sulle carenze di medicinali: cause e rimedi
La Commissione europea ha pubblicato, il 18 ottobre 2022, un interessante Rapporto Ue sulle carenze di medicinali, che indaga sulle ragioni della vulnerabilità della supply chain del farmaco e indica alcune possibili soluzioni.
Un Rapporto Ue sulle carenze di medicinali esamina le cause del problema e propone alcuni possibili rimedi da attuare a livello europeo.
Il Rapporto, frutto di ampio dialogo con gli stakeholder, contiene una serie di opzioni su come garantire sicurezza e resilienza delle supply chain di farmaci. Le carenze di medicinali sono un argomento in agenda da molto tempo, ma nell’ultimo decennio il problema è diventato sistemico. Le cause sono multifattoriali: dai problemi di qualità e produzione alla competitività dell’industria, con criticità individuate lungo l’intero ciclo di vita del farmaco. In particolare, esse possono derivare da interruzioni della catena di approvvigionamento e da vulnerabilità nella fornitura di principi attivi e altri componenti chiave.
La pandemia Covid-19, l’aggressione ingiustificata della Russia contro l’Ucraina e l’attuale crisi energetica hanno evidenziato l’importanza di garantire continuità alla fornitura di farmaci, spesso data per scontata in Europa, portando alla ribalta le questioni relative alla dipendenza dell’Ue dai Paesi terzi per i farmaci, le materie prime e gli ingredienti utilizzati nella produzione farmaceutica.
Il Rapporto, oltre a individuare le cause delle carenze di farmaci delinea, forse per la prima volta, anche possibili soluzioni. Nella prima parte, infatti, presenta le principali vulnerabilità della supply chain del farmaco, come sono emerse dal dialogo strutturato che la Commissione ha avviato con aziende farmaceutiche, gruppi di pazienti, fornitori di assistenza sanitaria, accademici, social security e altri soggetti della catena di produzione. Ma è la seconda parte quella più interessante, perché si elencano una serie di possibili azioni per migliorare l’approvvigionamento di medicinali.
Le opzioni politiche per garantire la disponibilità dei farmaci
Il Rapporto afferma come “la Commissione e le altre autorità dell’Ue debbano prendere in considerazione opzioni politiche per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la disponibilità di farmaci, Api e materie prime essenziali“. Il documento propone così di identificare un elenco di farmaci critici, tra i 53.000 in uso nell’Ue e una bozza di metodologia per individuarli. A tal proposito potrebbe occuparsene, con il contributo dei Paesi e delle parti interessate, un comitato creato ad hoc coordinato dalla Commissione e sostenuto dall’Ema. Il metodo dovrà essere testato in un progetto pilota, per garantirne il funzionamento. Una volta identificato tale elenco, la Commissione suggerisce di mappare le dipendenze strategiche e le aree in cui ha senso proporre uno sviluppo della capacità produttiva di tali prodotti.
Il Rapporto Ue suggerisce, inoltre, di ridurre la burocrazia per regolamentare i farmaci e di migliorare l’infrastruttura digitale, per accertare sia le vulnerabilità d’approvvigionamento, sia la sicurezza delle forniture. Propone, inoltre, di promuovere l’innovazione verde e digitale per aumentare la competitività dell’Europa nella produzione dei farmaci. Secondo la Commissione, il Rapporto segna un passo avanti nel processo che porterà a opzioni politiche e a misure concrete, per esempio nell’ambito della prossima riforma della legislazione farmaceutica, che la Commissione dovrebbe presentare all’inizio del 2023. (EP)
Articoli correlati potete leggerli sul nostro sito qui e qui.