Federfarma ha realizzato un libro sull’evoluzione della farmacia dei servizi che fotografa, grazie alle analisi e testimonianze di esperti e profondi conoscitori del mondo delle farmacie, lo scenario attuale della professione in una fase in cui si delineano grandi cambiamenti e importanti prospettive future. Al centro di questa fase troviamo proprio l’aumento e la diversificazione dei servizi e delle prestazioni offerte dalle farmacie sul territorio. E uno degli ambiti in cui meglio si evidenzia questa evoluzione in corso è quello della prevenzione e gestione delle malattie croniche.

Presentato a Roma il libro di Federfarma “Evoluzione della farmacia dei servizi. Prevenzione attiva e gestione delle cronicità” sul nuovo ruolo della farmacia nella riorganizzazione territoriale del sistema sanitario.

Il lavoro, presentato a Roma il 29 novembre,  si basa sulla rielaborazione di fonti statistiche e documentali di carattere nazionale ed europeo, e in particolare del Centro di documentazione del Pgeu (Pharmaceutical Group of the European Union): infatti, la prospettiva del libro non si limita al quadro nazionale, ma lo inserisce nel contesto delle più generali tendenze europee.

Inoltre, il libro (curato da A. Agnello, P. Betto, M. Buonomo, B. Foresti, M. Lanzilotto, S. Martello, E. Pietrobono, P. Prezioso e realizzato con il contributo non condizionato di Sanofi) si avvale non soltanto delle esperienze maturate in seno a Federfarma ma anche nel comparto industriale.

Gli autori sottolineano che la pandemia Covid ha avuto l’effetto di acceleratore dell’evoluzione della farmacia dei servizi, perché ha reso ancora più evidente la necessità di potenziare i servizi territoriali per avvicinare la sanità alle persone, soprattutto ai pazienti cronici che spesso hanno difficoltà di accesso alle strutture ospedaliere, e superare la disomogeneità nell’accesso a farmaci e servizi.

Andare oltre la semplice dispensazione del farmaco, essere primo presidio sanitario di prossimità.

In questo ambito, la farmacia si sviluppa andando oltre la funzione di semplice luogo di dispensazione del farmaco e diventando primo presidio sanitario di prossimità in grado di erogare servizi al cittadino, segnando, di fatto -spiegano gli autori- l’ingresso della farmacia dei servizi nel campo della prevenzione attiva in ambito sanitario.

Un capitolo del libro è dedicato alle riflessioni sulle potenzialità offerte dall’innovazione tecnologica e digitale, con particolare attenzione alla futura implementazione del Fascicolo sanitario elettronico.

Come annunciato dal sottotitolo, si approfondisce poi il tema della presa in carico del paziente affetto da patologie croniche, soffermandosi sull’impatto del Piano nazionale della cronicità come elemento normativo che certifica il ruolo professionale del farmacista nelle attività di monitoraggio dell’aderenza alla terapia del paziente cronico, in sinergia con gli altri professionisti della salute, a partire dal medico.

Di grande interesse sono, nel libro, i riferimenti alle esperienze degli altri Stati europei, che possono essere preziose per la farmacia dei servizi nel nostro Paese: Francia, Regno Unito, Belgio, Olanda, Svizzera.

Il messaggio finale dello studio -sintetizzano gli autori- suggerisce la necessità di rinnovare i modelli esistenti e adottarne di nuovi, convergenti e condivisi, sui quali impostare un’assistenza sanitaria uniformemente accessibile su tutto il territorio e incentrata sui nuovi bisogni di salute del cittadino.

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