Da gennaio carenza dell’insulina umana Insuman Rapid
Sul sito dell’Agenzia italiana del farmaco è stata pubblicata una Nota informativa importante (datata 16 gennaio 2023), con la quale l’azienda farmaceutica Sanofi, in accordo con l’Agenzia europea dei medicinali e con l’Aifa, informa della temporanea carenza dell’insulina umana Insuman Rapid, indicata per il trattamento del diabete. I problemi nella fornitura cominceranno in questo mese di gennaio e si protrarranno presumibilmente sino a dicembre 2023.
Temporanea carenza dell’insulina umana Insuman Rapid da fine gennaio a dicembre 2023. Informazioni e indicazioni per gli operatori.
La Nota informativa (a cui anche Federfarma ha dato rilievo con la Circolare 32/2023, consultabile sul sito nell’area riservata) segnala che la situazione di carenza, generata da “problemi produttivi occorsi negli ultimi mesi presso un sito di produzione”, riguarda specificamente:
• Insuman Rapid (insulina umana) 100 UI/ml soluzione iniettabile in cartuccia, uso intramuscolare e sottocutaneo, 5 cartucce da 3 ml – Aic n. 034185850, che sarà carente in Italia dal 23 gennaio 2023
• Insuman Rapid (insulina umana) 100 UI/ml soluzione iniettabile in penna preriempita, uso sottocutaneo, 5 penne da 3 ml – Aic n. 038923431, che sarà carente in Italia dal 31 gennaio 2023
La data prevista per il ritorno alla normale fornitura è dicembre 2023
Che cosa fare per garantire la necessaria terapia ai pazienti diabetici in trattamento insulinico
Ecco le raccomandazioni fondamentali indicate nella Nota per affrontare la situazione critica e garantire la corretta terapia alle persone con diabete in trattamento con l’insulina.
- Nessun nuovo paziente dovrà iniziare la terapia con Insuman Rapid
- I pazienti già in trattamento dovranno passare a un medicinale alternativo
- L’interruzione del trattamento con insulina è potenzialmente pericolosa per la vita. Pertanto, è necessaria la sostituzione con formulazioni alternative di insulina per evitare l’iperglicemia e gravi complicanze.
Il testo integrale della Nota è reperibile sul sito dell’Aifa e anche su quello di Federfarma come allegato alla Circolare 32/2023.