Dopo una fase pilota sta per partire su tutto il territorio del Regno Unito il servizio di contraccezione in farmacia, che prevede la possibilità per il farmacista di fornire consulenza e prescrivere la pillola anticoncezionale.

Consultazione e possibilità di prescrizione della pillola: nei primi mesi di quest’anno dovrebbe partire su tutto il territorio nazionale inglese il servizio di contraccezione in farmacia.

Il lancio del servizio nazionale di contraccezione in farmacia, originariamente previsto per gennaio, è stato posticipato ai “primi mesi del 2023”, anche se le farmacie inglesi potrebbero non essere ancora in grado di fornirlo, come ha rivelato il Psnc (Pharmaceutical Services Negotiating Committee, l’organismo che si occupa di negoziare la Convenzione farmaceutica con la parte pubblica in rappresentanza delle farmacie di comunità), che ha dichiarato come la “data esatta di inizio del servizio deve ancora essere concordata”.

Il nuovo servizio di contraccezione (Pcs) è già in sperimentazione dal settembre 2021 in un numero selezionato di farmacie territoriali del servizio sanitario nazionale, che hanno fornito, a un anno dal suo lancio, 1.400 consultazioni. Il completamento di questa fase pilota, permetterà di poterlo introdurre gradualmente su tutto il territorio nazionale.

I farmacisti inizialmente utilizzeranno i Patient group directions, ovvero uno specifico quadro giuridico che consente ad alcuni professionisti sanitari registrati di fornire e somministrare farmaci specifici a un gruppo predefinito di pazienti, senza che questi debbano rivolgersi a un medico prescrittore. Ciò consentirà una gestione continuativa della contraccezione orale di routine iniziata in medicina generale o in un consultorio.

Il direttore del Psnc, Alastair Buxton, ha dichiarato che si è “cercato di ritardare l’inizio del servizio per dare il tempo di sviluppare il necessario supporto informatico” in modo da garantire che le farmacie che si impegnano a fornire il servizio “possano farlo con un sistema informatico pienamente funzionante a supportarne la fornitura“.

Le tappe di attuazione del servizio di contraccezione in farmacia

Il nuovo servizio è suddiviso in due livelli. Il primo mira a stabilire un modello di riferimento per lo staff delle farmacie, in modo da aiutarle nella loro attività di prescrizione dedicata alle donne che hanno ricevuto la prescrizione di contraccettivi per la prima volta attraverso la rete di assistenza sanitaria primaria o i consultori. In tal modo si stabilisce un percorso integrato tra i servizi esistenti e le farmacie territoriali.

Nel secondo livello, che in teoria dovrebbe partire dal prossimo mese di ottobre, i farmacisti potranno iniziare la prescrizione di contraccettivi orali senza il bisogno di “seguire” la prima prescrizione medica.

Il servizio fornito dalle farmacie deve includere una consultazione con ogni paziente riguardo a “forme alternative e più efficaci di contraccezione” e prevede, inoltre, che i farmacisti possano emettere ricette ripetibili di contraccettivi orali per un massimo di 12 mesi, in linea con la precedente fornitura.

Possono usufruire del servizio le pazienti che hanno iniziato il loro primo ciclo mestruale, che hanno meno di 50 anni e che hanno già ricevuto un contraccettivo orale da un medico di base o da un consultorio.

Nella fase di consultazione con le pazienti, le farmacie saranno obbligate a registrare, nel caso di prescrizione della pillola, l’indice di massa corporea e la pressione sanguigna.

La remunerazione del farmacista

Per il primo livello, le farmacie partecipanti riceveranno 18 sterline (pari a circa 20,5 euro) per ogni consultazione e una quota di avviamento di 900 sterline (circa 1.024 euro), pagata in alcune tranche: 400 sterline pagate al momento dell’iscrizione al servizio; 250 sterline dopo aver effettuato le prime 5 consultazioni; e 250 sterline dopo aver completato ulteriori 5 consultazioni.

Le tariffe per il secondo livello, ovvero il momento in cui il farmacista potrà prescrivere autonomamente, devono ancora essere concordate.

Secondo Clare Kerr, membro del team negoziale del Psnc, “il servizio, quando le farmacie saranno in grado di offrirlo, rappresenterà un passo avanti positivo, consentendo alle farmacie di fornire alle donne i consigli e la contraccezione di cui hanno bisogno in un ambiente confortevole, liberando, al contempo, i medici di base al fine di poterli far concentrare su altre attività cliniche“. (EP)

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