Federfarma Genova ha dedicato il suo calendario 2023 ai farmaci equivalenti, che considera una risorsa importante per i cittadini e una categoria di prodotti con ampi margini di sviluppo per i vantaggi che portano sia alla popolazione sia al Servizio sanitario nazionale. Un tema particolarmente attuale in questa fase in cui è salita in primo piano la questione delle carenze di medicinali, alla quale l’utilizzo dei generici-equivalenti può rappresentare una delle risposte possibili.

Al tema dei farmaci equivalenti è dedicato il calendario 2023 di Federfarma Genova, distribuito gratuitamente al pubblico in oltre 300 farmacie di Asl 3 e Asl 4.

Il calendario è in distribuzione gratuita al pubblico in trecento farmacie di Genova, nel territorio delle Asl 3 e 4. Ne sono state stampate centomila copie. L’iniziativa ha avuto il supporto incondizionato di Eg Stada Group.

Commenta il presidente di Federfarma Genova, Giuseppe Castello: “Ci fa molto piacere avere l’occasione di ricordare a tutti i cittadini le opportunità che offrono i farmaci equivalenti e anche le garanzie a tutela della loro salute, tanto più nella particolare fase in cui ci troviamo in queste settimane. Una corretta e completa informazione su questo tema è fondamentale e anche noi abbiamo voluto dare il nostro contributo attraverso la realizzazione del calendario, uno strumento che negli anni è diventato un punto di riferimento importante per la popolazione che quotidianamente serviamo”.

Infatti, sottolinea Federfarma Genova, “i vantaggi dell’utilizzo dei farmaci equivalenti sono duplici: per i cittadini e le famiglie si traducono essenzialmente in un notevole risparmio economico a fronte di efficacia terapeutica inalterata; per il Ssn invece, alleggerendo la spesa farmaceutica, si favorisce l’accesso a terapie innovative e più costose”. Si calcola che, dalla loro introduzione in Italia, nel 1995, gli equivalenti abbiano contribuito a ridurre la spesa per il Ssn di 5/7 miliardi.

Federfarma Genova ricorda inoltre che il mercato degli equivalenti/generici in Italia è in crescita, ma ancora distante dai livelli di Paesi comparabili come Regno Unito e Germania. L’Italia ha infatti il 20% di quota di mercato per gli equivalenti, contro il 70% della Germania e il 60% della Gran Bretagna.

Il settore dei farmaci equivalenti ha quindi notevoli potenzialità di sviluppo e l’informazione in materia ha un ruolo fondamentale per promuoverne l’utilzzo. Maggiori informazioni sugli equivalenti si possono reperire sul portale curato da Egualia qui.

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