Con la crescente digitalizzazione in corso, la sicurezza informatica in sanità diventa sempre più importante per la protezione della quantità enorme di dati sensibili custoditi da tutti gli attori del settore, farmacie comprese, e per la garanzia del buon funzionamento di tutto il sistema.

Cresce la digitalizzazione in tutto il settore sanitario, farmacie comprese, con percentuali superiori a molti altri ambiti di attività, rendendo sempre più importante il tema della sicurezza informatica in sanità, della protezione dei dati e del contrasto ai cyber-attacchi.

Un’analisi di Bitdefender sulla sicurezza informatica in sanità fornisce alcuni interessanti dati sul tema. Innanzitutto, ha rilevato che, secondo uno studio di Kpmg, il 63% delle aziende e organizzazioni sanitarie sta facendo progressi nel campo della trasformazione digitale contro il 44% di altri settori.

Un’altra recente ricerca svolta da Ponemon Institute ha inoltre riscontrato che il 47% delle organizzazioni del settore sanitario ha subìto negli ultimi due anni ransomeware attack (tentativi di estorsione per via informatica tramite il blocco dei computer o dei dispositivi elettronici), con un aumento rispetto all’indagine precedente del 2021 (erano il 43%). Questi attacchi informatici hanno spesso messo a repentaglio l’assistenza ai pazienti.

Un’altra indagine, della società inglese Sophos, riporta che nel 2022 la percentuale di organizzazioni dell’ambito sanitario che denunciavano di avere subìto nell’ultimo anno cyber-attacchi era del 66%. a conferma che il fenomeno cresce con l’aumentare della digitalizzazione del settore. Secondo Sophos, la sanità è il settore che ha registrato nel 2022 il più forte aumento di casi di attacchi  informatici (+69%).

Bitdefender osserva che, a fronte di questi dati, è ancora insufficiente la consapevolezza della reale importanza di garantire la sicurezza informatica in sanità, che deve invece diventare una priorità assoluta, con una sistematica protezione dei dispositivi e dei dati che ricevono e contengono.

In particolare, la crescita dei servizi di teleassistenza e telemedicina è uno dei fenomeni più significativi dell’ultimo periodo (incentivato anche dalla pandemia) e richiede un’attenzione speciale dal punto di vista della sicurezza, perché, in assenza di adeguata protezione, un hacker può impadronirsi dei dati dei pazienti, con violazione della privacy e con possibili implicazioni legali anche per gli operatori sanitari.

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