Progetto Loto-Federfarma per la prevenzione del tumore ovarico
Il 23 febbraio a Roma sarà presentato alla stampa il progetto pilota per la prevenzione del tumore ovarico promosso dall’organizzazione di volontariato no profit Loto e da Federfarma, in collaborazione con l’Associazione Farmaciste Insieme, nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “Conosciamoci, consapevolmente”.
Presentazione a Roma, il 23 febbraio, del progetto pilota di Loto Odv e Federfarma, con Farmaciste Insieme, per la prevenzione del tumore ovarico nell’ambito della campagna “Conosciamoci, consapevolmente”.
Con questo progetto pilota, sarà dunque testata una rete territoriale di supporto dedicata alla prevenzione del tumore ovarico, fondata sulla collaborazione tra le farmacie, le sedi territoriali di Loto e le unità ospedaliere operative in ambito oncologico.
L’incontro si terrà alle 11 del 23.2 presso la Sala Matteotti, in piazza del Parlamento 19. Interverrano:
- Sandra Balboni, presidente di Loto Odv
- Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale
- Angela Margiotta, presidente di Farmaciste Insieme
- Cristina Oliani, direttrice della Uoc Oncologia Medica Aulss5 Polesana
- Anna Myriam Perrone, vicepresidente del Comitato scientifico Loto Odv
- Claudia Pietropoli, coordinatrice del progetto
- Moderatore: Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma
Che cos’è il tumore ovarico
Come illustra Loto Odv sul proprio sito, il carcinoma ovarico è un tumore ginecologico silente, che rappresenta la quinta causa di morte per cancro nelle donne tra i 50 e i 69 anni e colpisce ogni anno oltre 5.200 donne in Italia e 250.000 donne nel mondo.
Si tratta di una patologia difficile da diagnosticare in fase precoce, in quanto può manifestarsi con sintomi generici, simili a quelli di altre patologie. (come la colite). La campagna “Conosciamoci, consapevolmente”, ha il duplice obiettivo di sensibilizzare le donne sull’opportunità di sottoporsi a regolari controlli ginecologici e di portare all’attenzione delle istituzioni la necessità di strutturare uno screening nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.
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