Nuovi onorari professionali per i farmacisti francesi
Per i farmacisti francesi potrebbero entrare in vigore nuovi onorari professionali, se fossero accolte le proposte del maggiore sindacato di categoria, la Fédération des Syndicats Pharmaceutiques de France, la Fspf.
Quattro proposte di nuovi onorari professionali lanciate dal maggiore sindacato dei farmacisti francesi, la Fédération des Syndicats Pharmaceutiques de France.
C’è la necessità di garantire l’integrità della rete delle farmacie. Partendo da questo incipit, Philippe Besset presidente di Fspf, il più grande sindacato delle farmacie francesi, ha proposto la creazione di quattro nuove remunerazioni per le farmacie, da discutere a settembre, alle prossime negoziazioni con la parte pubblica.
La prima proposta prevede una remunerazione per il rinnovo delle ricette scadute ai pazienti cronici. Per Besset, il disegno di legge proposto dalla deputata Stéphanie Rist, che prevede il rinnovo mese per mese (per un massimo di tre mesi) delle prescrizioni per i cronici, dev’essere accompagnato da tariffe specifiche, perché ciò richiede tutta una serie di attività supplementari. “Dobbiamo verificare perché il paziente non è riuscito a recarsi dal medico per rinnovare la prescrizione e controllare quali trattamenti sono rinnovabili e a quali condizioni. È, inoltre, necessaria la tracciabilità, in modo da sapere che il farmacista ha preso l’iniziativa e il medico dev’esserne informato”, afferma Philippe Besset.
La Fspf propone, inoltre, la creazione di “tariffe di dispensazione su protocollo”, che corrisponderebbero alla dispensazione di una nuova classe di farmaci per rispondere a disturbi acuti. Essi dovrebbero essere rimborsabili dall’assicurazione sanitaria senza prescrizione medica. “Proponiamo la creazione di una terza categoria di farmaci dispensati su protocollo dal farmacista e coperti dall’assicurazione sanitaria, per rispondere a necessità evidenti come cistiti o infezioni dentali”. Su questo tema sono in corso discussioni con l’Agenzia nazionale per la sicurezza dei farmaci e dei prodotti sanitari (Ansm), poiché la creazione di questa terza categoria richiede modifiche legislative.
Remunerare gli interventi sull’uso corretto dei medicinali
Il sindacato dei farmacisti francesi immagina anche una tariffa per remunerare gli interventi per l’uso corretto dei farmaci. Ciò include non soltanto la dispensazione adattata, per verificare che il paziente abbia bisogno del farmaco prescritto, ma anche qualsiasi altro intervento come l’interruzione di un trattamento, l’aggiunta di un farmaco o la modifica di un dosaggio. “Ora con la prescrizione digitale e con interventi farmaceutici elencati nelle loro specifiche, l’assicurazione sanitaria sarà in grado di confrontare la prescrizione del medico e ciò che il farmacista fa con essa“, argomenta Besset.
Infine, si dovrebbe trovare un metodo di remunerazione per “sostenere le farmacie che nelle regioni sono essenziali, e senza le quali ci sarebbe un’interruzione della continuità terapeutica“. La sua forma non è ancora stata decisa e potrebbe, per esempio, essere oggetto di una sovrattassa sulle procedure, come avviene nei territori francesi d’Oltremare, o di un compenso fisso, come avviene per il servizio di guardia. “Potrebbe trattarsi di un compenso giornaliero per la continuità assistenziale, che consentirebbe alla farmacia di avere un assistente a tempo determinato, in cambio di impegni in termini di orari, missioni di salute pubblica, eccetera”. In questo caso si potrebbe sancire il principio nell’accordo, per poi lasciare alle negoziazioni locali il compito di definire quali farmacie possano beneficiarne.
Il direttore dell’ente pubblico che si occuperà delle negoziazioni, Thomas Fatôme, ha già affermato che tali proposte sono state inserite nell’agenda dei lavori per il rinnovo della Convenzione del 2023. (EP)
Articoli correlati sulle farmacie in Francia potete leggerli sul nostro sito qui e qui.