Un Tavolo interparlamentare sulla prevenzione del tumore ovarico
Creare un Tavolo interparlamentare sulla prevenzione del tumore ovarico è la proposta emersa durante l’incontro di presentazione del progetto pilota Loto-Federfarma su questo importante tema sanitario nell’ambito della campagna “Conosciamoci consapevolmente“, avvenuto ieri a Roma (lo avevamo annunciato qui).
In occasione della presentazione del progetto Loto Odv-Federfarma, è stato proposto un Tavolo interparlamentare sulla prevenzione del tumore ovarico per sostenere la comunità scientifica nel contrasto a questa patologia.
L’idea di un Tavolo interparlamentare sulla prevenzione del tumore ovarico punta a coinvolgere trasversalmente le varie forze politiche, al fine di creare una attività istituzionale di sostegno alla comunità scientifica, impegnata a individuare un programma di screening sulla popolazione.
Loto Odv -con cui Federfarma ha stretto una collaborazione attiva per la lotta contro questa temibile forma di cancro- è un’associazione nata nel 2013, per iniziativa di un gruppo di pazienti e amici, “con il preciso intento di colmare un vuoto informativo e di consapevolezza sul carcinoma dell’ovaio, uno tra i tumori femminili a prognosi più severa”.
I dati che l’associazione di volontariato fornisce danno la misura della gravità del problema: oggi più di 42mila donne italiane convivono con un tumore dell’ovaio. Ogni anno, in tutto il mondo, questa neoplasia colpisce 250mila donne e ne uccide 140mila. Solo in Italia lo scorso anno sono stati diagnosticati 5.300 nuovi casi e meno della metà delle donne colpite sopravvive.
Loto: è un tumore subdolo, difficile da diagnosticare in fase precoce e di cui non si parla abbastanza; è la malattia tumorale femminile meno conosciuta, ma anche la più letale.
Si tratta -spiega Loto- di “un tumore subdolo, di cui non si parla abbastanza; è la malattia tumorale femminile meno conosciuta, più sottostimata, ma anche la più letale”. Il tumore ovarico, infatti, è una patologia difficile da diagnosticare in fase precoce, in quanto può manifestarsi con sintomi generici, simili a quelli di altre patologie, quali, per esempio: gonfiore addominale persistente, perdita di appetito, senso di pienezza poco dopo l’inizio del pasto, dolore pelvico/addominale, necessità di urinare frequentemente.
Per questo è opportuno che anche la politica dia supporto alle attività delle associazioni, tra le quali la campagna Loto-Federfarma, “Conosciamoci, consapevolmente”, è di particolare importanza.
“Loto è voluta scendere in campo con un’iniziativa importante -dice infatti Sandra Balboni, presidente di Loto Odv- Il tumore all’ovaio, infatti, non può disporre di screening efficaci, come, per esempio, le neoplasie del seno o del colon, per cui la sua diagnosi è spesso episodica, così come i sintomi. Una maggiore consapevolezza dei cittadini rappresenta un ulteriore strumento a nostra disposizione contro il tumore ovarico e grazie al supporto delle farmacie possiamo raggiungere l’intero territorio nazionale”.
La campagna, quindi, -scrivono Loto e Federfarma- nel loro comunicato stampa, consultabile sul sito della Federazione- “ha il duplice obiettivo di sensibilizzare le donne sull’opportunità di sottoporsi a regolari controlli ginecologici e di portare all’attenzione delle istituzioni la necessità di poter accedere alle opportunità terapeutiche in modo uniforme sul territorio nazionale, superando così il gap delle diseguaglianze sanitarie ancora presenti nel nostro Paese”.
In tre città campione -Roma, Napoli e Rovigo- farmacisti in campo per fornire inormazioni, supporto e orientamente alle donne sulla prevenzione del tumore ovarico.
Ora l’iniziativa si concretizza in un progetto pilota in tre città campione Roma, Napoli e Rovigo, dove, dall’inizio di marzo alla fine di maggio 2023, i farmacisti, opportunamente formati attraverso un corso Fad, si impegneranno in attività volte a offrire alle donne un supporto di ascolto, aiuto, orientamento. “Il nostro obiettivo -dichiara la coordinatrice del progetto Claudia Pietropoli– è creare e testare una rete di supporto dedicata alla prevenzione del tumore ovarico, fondata sulla collaborazione tra le farmacie, le sedi territoriali di Loto Odv e le unità ospedaliere operative in ambito oncologico”.
Secondo Myriam Perrone, della Ginecologia Oncologica Irccs Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna, vicepresidente del Comitato scientifico Loto Odv, “è fondamentale che il farmacista conosca i primi potenziali sintomi e i fattori di rischio al fine di orientare verso il medico, per favorire l’individuazione precoce della neoplasia”.
Tobia (Federfarma): “Questo progetto pilota ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sull’importanza di diffondere consapevolezza circa un tumore assai difficile da diagnosticare precocemente”.
Commenta il segretario nazionale di Federfarma Roberto Tobia: “I danni collaterali della pandemia sono sempre più evidenti: in questi due anni l’attività di prevenzione ha subito una brusca battuta d’arresto. Questo progetto pilota ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sull’importanza di diffondere consapevolezza circa un tumore assai difficile da diagnosticare precocemente”.
Il progetto è realizzato in collaborazione con l’Associazione Farmaciste Insieme (presieduta da Angela Margiotta), già impegnata nel Progetto Mimosa, campagna in favore delle donne vittime di violenza domestica.