Agenzia delle Entrate: regole per il contribuente che sbaglia
L’Agenzia delle Entrate ha emesso alcuni provvedimenti riguardanti gli adempimenti che spettano ai contribuenti che vogliano regolarizzare la loro posizione in caso di violazioni, come nel caso del ravvedimento operoso nei confronti del fisco o di fatture elettroniche emesse oltre i termini.
Ravvedimento operoso, fatture trasmesse in ritardo: dall’Agenzia delle Entrate chiarimenti e indicazioni per il contribuente.
Per quanto riguarda il cosiddetto ravvedimento operoso, l’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione del 1° marzo 2023, ha istituito i nuovi codici tributo per il versamento di sanzioni e interessi relativi a talune imposte emergenti dalla dichiarazione annuale dei redditi. L’elenco dettagliato dei codici è consultabile nella Circolare di Federfarma 106/2023, disponibile nell’area riservata del sito della Federazione.
L’Agenzia delle Entrate ha inoltre emanato, il 6 marzo, un provvedimento mirato a promuovere l’adempimento spontaneo da parte di contribuenti che non abbiano rispettato i termini di legge per fatture elettroniche e trasmissione dei corrispettivi telematici giornalieri.
Il provvedimento dell’Agenzia ha infatti individuato le modalità mediante le quali mette a disposizione dei contribuenti titolari di partita Iva -e della Guardia di Finanza- le informazioni relative a fatture elettroniche e corrispettivi telematici giornalieri trasmessi oltre i termini, affinché il contribuente possa rimediare alle anomalie segnalate. Ciò consente, inoltre, ai contribuenti informati di poter fornire eventuali elementi, fatti e circostanze non noti all’Amministrazione, in grado di giustificare la presunta anomalia.
L’Agenzia delle Entrate trasmette quindi, al domicilio digitale dei singoli contribuenti interessati, una comunicazione (lettera di compliance), che segnala l’anomalia, invitandoli ad accedere dall’area riservata del portale dell’Agenzia per consultare i dettagli degli invii tardivi all’interno del “Cassetto fiscale” e dell’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi”.
Come regolarizzare la propria posizione
Se il contribuente ritiene corretta l’anomalia segnalata, può regolarizzare la propria posizione versando, entro il 31 marzo 2023, una somma pari a 200 euro per il periodo d’imposta cui si riferiscono le violazioni, se le stesse non hanno inciso sulla corretta determinazione e liquidazione del tributo o versando, sempre entro il 31 marzo 2023, un diciottesimo delle sanzioni ordinariamente previste per la mancata o tardiva emissione della fattura e per l’omessa o tardiva trasmissione dei corrispettivi giornalieri, se le violazioni hanno invece inciso sulla dichiarazione annuale.
In alternativa, il contribuente può sempre regolarizzare la sua posizione mediante il ravvedimento operoso, beneficiando della riduzione delle sanzioni in ragione del tempo trascorso dalla commissione della violazione. Maggiori informazioni sul provvedimento le potete trovare nella Circolare 106/2023 di Federfarma, reperibile sul sito, nell’area riservata.