Su Pnrr e sanità l’Italia rischia di essere in ritardo rispetto alle scadenze stabilite dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Lo fa notare la Corte dei conti, mettendo in evidenza diversi aspetti critici, e sulla base di questa analisi il deputato del Movimento 5 Stelle Andrea Quartini ha presentato un’interpellanza al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr e al ministro della Salute.

Un’interpellanza al Governo su Pnrr e sanità chiede di conoscere lo stato dell’arte dell’attuazione del Piano di ripresa e resilienza in ambito sanitario, alla luce di vari rilievi critici espressi dalla Corte dei conti.

Nella sua interpellanza, il deputato ha preso infatti come riferimento la deliberazione n. 9/2023/CCC del 14 marzo 2023, con la quale la Corte dei conti ha adottato la relazione conclusiva delle istruttorie denominate “Case della Comunità e presa in carico della persona” e “Rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità)” Pnrr, M6C1 1.1 e 1.3.

La Corte dei conti, in particolare, ha evidenziato talune criticità che sembrano prefigurare un concreto e possibile ritardo, rispetto alla scadenza del “target Italia” -31 marzo 2023- che richiede l’approvazione di progetti idonei ai fini dell’indizione delle gare relative ai lavori.

Più nel dettaglio, Quartini sottolinea che la Corte ravvisa un insufficiente numero di progetti pervenuti alla fase del progetto di fattibilità tecnico-economica (Pfte) e, in alcuni casi, ancor più estesa appare la carenza di progetti definitivi ed esecutivi, giustificata dal Ministero come conseguenza delle differenti strategie di gara.

Nella deliberazione della Corte si afferma anche che “sembrerebbe dunque di cogliere la volontà del Ministero della Salute di spostare in avanti (dal 31 marzo al 30 giugno) la piena integrazione del target Italia relativo all’approvazione dei progetti. In tal caso occorre, tuttavia, richiedere la relativa autorizzazione al Ministero dell’Economia e finanze”.

I compiti del Ministero della Salute in materia di Pnrr e sanità

La Corte evidenzia la necessità di un maggiore impulso del Ministero sui soggetti attuatori, rammentandone i compiti di coordinamento, monitoraggio, rendicontazione e controllo, la responsabilità del monitoraggio costante e continuativo dei dati di avanzamento fisico, procedurale e finanziario delle misure di propria responsabilità, dell’avanzamento dei relativi obiettivi intermedi e finali, nonché della trasmissione e validazione dei dati finanziari e di realizzazione fisica e procedurale dei singoli progetti.

La Corte segnala altresì la mancata produzione delle rendicontazioni da parte delle Regioni che hanno già percepito le rispettive anticipazioni, mentre altre Regioni non hanno ancora avanzato richiesta di anticipazione.

A fronte di tale situazione, il deputato M5S chiede se il Ministero della Salute abbia formalmente esplicitato la volontà di spostare in avanti (dal 31 marzo al 30 giugno) la piena integrazione del “target Italia” relativo all’approvazione dei progetti, richiedendone la relativa autorizzazione al Ministero dell’Economia e finanze e alle istituzioni europee”

L’interpellanza invita inoltre il Governo a “vigilare affinché, come richiesto anche dalla Corte dei conti nella delibera in questione, i progetti in corso di approvazione rispondano alle esigenze di funzionalità delle strutture sanitarie da realizzare, con riferimento ai contingenti di personale richiesti, ai servizi e alle opere infrastrutturali connaturate alle attività che verranno espletate all’interno delle stesse e di svolgere una più efficace attività di controllo e di monitoraggio, ai sensi dell’articolo 8 del Decreto legge n. 77 del 2021, nei confronti dei soggetti attuatori e di Invitalia, sollecitando la realizzazione, nei tempi congrui, degli obiettivi sottesi a milestone e target previsti e le relative esaurienti informative”. (PB)

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