L’Oms, Organizzazione mondiale della sanità (World Health Organization), compie proprio nell’aprile di quest’anno 75 anni, all’insegna dello slogan “Health for all”, la salute per tutti, l’obiettivo verso il quale si è indirizzata la sua attività durante più di sette decenni.

L’Oms celebra, in questo aprile 2023, il suo settantacinquesimo anniversario: oltre sette decadi di impegno per avvicinarsi all’obiettivo della salute per tutti, “Health for All”.

Nel 1948, i Paesi di tutto il mondo si riunirono e fondarono l’Oms con lo scopo di promuovere la salute, di mantenere il mondo sano e sostenere i più vulnerabili, facendo in modo che tutti, in ogni parte del pianeta, potessero ottenere il più alto grado di salute e benessere.

Sul proprio sito l’Organizzazione afferma che il 75° anniversario è una opportunità per guardare indietro ai successi ottenuti nel tempo, che hanno migliorato la qualità della vita delle persone, e per motivare all’azione di fronte alle sfide di oggi e di domani.

Come ha ricordato il direttore generale di Who, Tedros Adhanom Ghebreyesus, la Costituzione dell’Oms, è stato il primo documento nella storia a riconoscere formalmente la salute come diritto.

Dal 1948 nel campo della salute mondiale sono stati fatti enormi progressi e in tutti, secondo Ghebreyesus, l’Organizzazione mondiale della sanità ha avuto “un ruolo di primo piano”, anche se “non possiamo rivendicare il merito esclusivo di questi risultati”.

Tra gli importanti passi in avanti compiuti in questi settantacinque anni si possono ricordare almeno queste tappe, alle quali Oms ha contribuito in misura decisiva.

  • l’aspettativa di vita a livello globale aumentata da 46 a 73 anni
  • la sconfitta del vaiolo
  • la quasi sconparsa della poliomielite
  • l’eliminazione della malaria in 42 Paesi
  • il contrasto efficace alle epidemie di Hiv e tubercolosi
  • la diminuzione di un terzo della mortalità materna
  • il dimezzamento della mortalità infantile
  • nuovi vaccini contro Ebola e malaria
  • coordinamento globale nella risposta alla pandemia Covid

Ma se questi sono risultati positivi tangibili, vi sono molti problemi da risolvere e molte “sfide aperte” da affrontare, tutt’altro che agevoli. Ghebreyesus ne cita alcuni nodi fondamentali, che fanno dire al direttore generale che “il mondo ha bisogno dell’Oms ora più che mai”:

  • due miliardi di persone hanno difficoltà finanziarie a causa della spesa sanitaria diretta
  • aumentano i tassi di diffusione di diabete e obesità
  • i progressi contro malaria e tubercolosi sono ora in una fase di stallo
  • la resistenza antimicrobica è diventata un’emergenza molto grave che rischia di annullare un secolo di progresso medico
  • l’inquinamento atmosferico e i mutamenti climatici sono una minaccia per l’intero pianeta

Health for All, salute per tutti

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