In Portogallo le ricette ora valgono per dodici mesi
In Portogallo le ricette mediche, sia per i farmaci sia per la diagnostica e la terapia, ovvero analisi ed esami, saranno valide per un anno, secondo l’Ordinanza pubblicata lo scorso 31 marzo 2023 sulla Gazzetta Ufficiale. La misura è entrata in vigore il 1° aprile, ma la parte pubblica avrà un massimo di novanta giorni di tempo per adeguarsi.
Dal 1° aprile in Portogallo le ricette per farmaci, diagnostica e terapia hanno una valdità di dodici mesi (prima erano sei): l’obiettivo è ridurre la burocrazia e il numero di accessi a centri medici e unità sanitarie.
Secondo il Servizio sanitario nazionale, l’estensione a 12 mesi della scadenza per l’utilizzo delle ricette mediche e delle prescrizioni per gli esami ha lo scopo di ridurre le “incombenze burocratiche” dei medici e di ridurre il numero di visite verso i centri sanitari e le altre unità sanitarie locali.
Nell’ottica di migliorare la risposta assistenziale nell’ambito delle cure primarie, in particolare per quanto riguarda la “sburocratizzazione dei processi”, il Governo ha quindi deciso, su proposta della Direzione esecutiva del Servizio sanitario nazionale, di estendere il “periodo di validità della prescrizione di farmaci e mezzi diagnostici e terapeutici complementari, per 12 mesi”, si legge nell’Ordinanza n. 97/2023 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale portoghese, a firma del segretario di Stato per la Salute, Ricardo Mestre.
Durante un’audizione presso la Commissione parlamentare Salute, il dottor Fernando Araújo, direttore esecutivo del Ssn in Portogallo aveva anche sottolineato le diverse misure che si stanno adottando per ridurre la burocrazia pubblica, facendo l’esempio dell’autocertificazione di malattia per le assenze dal lavoro inferiori a tre giorni.
Un provvedimento in lista d’attesa da oltre vent’anni
“Stiamo parlando di circa 600.000-700.000mila casi all’anno. Il tempo impiegato dai medici per fare questi certificati potrebbe essere utilizzato per i consulti medici”, ha spiegato il funzionario, affermando che questa misura avrà “un impatto enorme”. “Era stata richiesta da più di 20 anni, era in cima alle priorità e non era mai stata attuata”.
Nell’ordinanza citata si legge che “le prescrizioni cartacee sono valide per 12 mesi e ogni prescrizione della ricetta dematerializzata sarà anch’essa valida per 12 mesi”. Inoltre, possono essere rinnovate le ricette cartacee, contenenti fino a tre copie, con l’indicazione “1a copia”, “2a copia” o “3a copia”, che hanno validità di 12 mesi”.
Finora in Portogallo le ricette erano valide per sei mesi, quindi l’obiettivo è quello di alleggerire la burocrazia sia per i medici di famiglia sia per i cittadini. Come di consueto, il periodo decorre dal giorno in cui viene rilasciata la rispettiva prescrizione.
In un comunicato, il ministero della Salute ha inoltre chiarito che la misura si applica “alle prescrizioni del Servizio sanitario nazionale nonché per le ricette valide per strutture sanitarie del settore privato e sociale” e che “l’attuazione sarà progressiva”.
Secondo l’ordinanza, infatti, la misura è entrata in vigore a partire da sabato 1° aprile.
Tuttavia, nel testo si legge che i “sistemi e gli altri strumenti necessari per la corretta attuazione delle modifiche introdotte hanno un massimo di 90 giorni dall’entrata in vigore per l’implementazione definitiva”. (EP)
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