I tanti momenti chiave di Cosmofarma Exhibition 2023
Cosmofarma Exhibition 2023 ha appena chiuso i battenti a Bologna con un grande successo, certificato dai quasi 27mila visitatori registrati nelle giornate dal 5 al 7 maggio.
I numeri di Cosmofarma Exhibition 2023 esprimono bene il successo della grande manifestazione appema comclusasi a Bologna: 26.682 visitatori registrati, 403 espositori. più di 100 convegni. oltre 200 autorevoli relatori.
È stato un Cosmofarma alla grande, questa XXVI edizione, con un bel parterre di aziende (403 espositori in 5 padiglioni), tanti convegni (oltre 100) e autorevoli relatori (oltre 200 speaker), che hanno così favorito un ritorno ai bei tempi pre-pandemia. Ma soprattutto ha offerto l’occasione per piacevolissimi incontri tra amici e colleghi (ben 26.682 visitatori registrati), dopo troppi anni di astinenza, permettendo di ricucire rapporti che il Covid aveva diluito. Tornati a casa, che cosa ci portiamo dietro di questo Cosmofarma Exhibition 2023?
Il racconto del cronista è ovviamente parziale, non soltanto perché le suggestioni sono sempre personali, ma soprattutto perché troppi sono stati i convegni sovrapposti e, non avendo il dono dell’ubiquità, molto gli è andato perduto. Lacune a parte, vediamo, comunque sia, di memorizzare i momenti salienti di questa 3 giorni bolognese, dando per assodato che è stata un’edizione al top per gli “incontri ravvicinati”, oltre che per le promesse di i”nterconnessioni sostenibili”, tema portante della manifestazione.
Gemmato: “Le farmacie sono l’anello di congiunzione tra la sanità centrale e quella periferica”.
Nella mente del cronista per prima cosa frullano alcune frasi “preziose”, per esempio quelle del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. “Le farmacie sono l’anello di congiunzione tra la sanità centrale e quella periferica”. E poi: “Le farmacie, presenti in tutte le realtà urbane ed extraurbane, sono un valore che va difeso e tutelato”. E ancora: “Tamponi e vaccinazioni hanno elevato la professionalità del farmacista, declinando fino in fondo la farmacia dei servizi, che ora è un modello che va implementato”. Diamo sostanza alle parole: questo significa che non si può fare a meno della farmacia, quando si parla di deospedalizzare la sanità.
Cossolo: “Le farmacie vogliono vincere la sfida della territorializzazione”.
Marco Cossolo, presidente di Federfarma, ha colto subito la palla al balzo: “Le farmacie vogliono vincere la sfida della territorializzazione”. E così ha espresso due inviti, sia alla politica, sia alla professione. I politici sappiano sfruttare meglio il legame dei farmacisti con il territorio: “Bisogna far diventare strutturale quanto è stato fatto durante la pandemia”. E i farmacisti rivendichino la volontà e il coraggio di fare tutte le cose nuove: “All’inizio c’era un po’ di timore, adesso tutto quanto viene proposto viene accolto con entusiasmo”.
Insomma, come conclude Luigi D’Ambrosio Lettieri, “Tutta la comunità professionale è oggi consapevole del valore del loro apporto alla sanità del Paese”.
Mandelli: “Sburocratizzare per liberare tempo da investire sulle attività fondamentali della professione, come la promozione della salute e l’assistenza quotidiana ai pazienti”.
Ma per dedicarci alle persone -osserva Andrea Mandelli, presidente di Fofi– bisogna ridurre gli oneri burocratici: “Sburocratizzare per liberare tempo da investire sulle attività fondamentali della professione, come la promozione della salute e l’assistenza quotidiana ai pazienti”. E poi: “Grazie alla telemedicina, i farmacisti possono favorire un accesso capillare all’assistenza sanitaria, anche nei contesti più difficili, e migliorare e rendere più efficiente la presa in carico dei pazienti cronici”.
Petrosillo: rafforzare e valorizzare le farmacie rurali
Ma non si può parlare di “rete” e di nuovi modelli territoriali senza ricordare le farmacie rurali, proprio quelle, come ha detto Gianni Petrosillo, presidente di Sunifar, “che avranno più bisogno di dotarsi di attrezzature e dispositivi, pur essendo anche quelle più in difficoltà, a livello economico e finanziario”. Da qui l’opportunità di ampliare il numero delle farmacie che hanno usufruito dei fondi del Pnrr, in modo da strutturare meglio il territorio.
Convegni, ricerche, premi
È davvero difficile riepilogare i tanti convegni di Cosmofarma 2023 senza correre il rischio di dimenticarne alcuni (magari ancor più interessanti) soltanto perché sovrapposti ad altri. Per esempio, la bella Cosmofarma Business Conference guidata dal bravissimo Oscar Di Montigny, o il sempre spumeggiante Cosmetic Summit, o il bilancio della farmacia nel post-pandemia dell’Utifar, le nuove iniziative di Sfi e FederfarmaCo, o l’incontro, moderato dal segretario di Federfarma, Roberto Tobia, sul progetto Loto, o il commovente appello alla prossimità fatto da Franco Falorni con la Fondazione Casa Cardinale Maffi.
Non vanno poi dimenticati i tanti dati offerti da preziose ricerche che ben delineano il mercato e il comportamento sia dei farmacisti, sia dei consumatori. Pensiamo al Barometer farmacia presentato da Gadi Schoenheit di DoxaPharma, o a quella sulla telemedicina proposta da Ipsos, o ai dati sulla farmacia online offerti da Iqvia, e ancora alla ricerca sulla Pharma influencer, a quella su consumatori e sostenibilità con Kantar o, in tema di interconnessioni, all’analisi delle farmacie piemontesi sul web e sui social.
Ricordiamo anche i tanti premi di Cosmofarma Awards (uno attribuito anche alla nostra casa editrice, per l’iniziativa “Beauty social connect”), ma -primo tra tutti- il “Farmacista dell’Anno”, ambìto riconoscimento di Federfarma ad Andrea Mandelli, che molto ha fatto per la farmacia anche come parlamentare e vicepresidente della Camera dei deputati.
Molti, quindi, i ricordi di questa edizione di Cosmofarma Exhibition 2023. Prossimo appuntamento: sempre a BolognaFiere, dal 17 al 19 aprile 2024, per la XXVII edizione.
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