Alla Camera discussione aperta sull’assistenza farmaceutica
La XII Commissione Affari sociali della Camera ha avviato la discussione su una risoluzione presentata dalla maggioranza, primo firmatario Luciano Ciocchetti (FdI), che parte dal presupposto che l’erogazione dell’assistenza farmaceutica da parte del Ssn è un percorso complesso che prevede il coordinamento tra diversi attori, ognuno dotato di specifiche competenze e responsabilità: Ministero della Salute, Agenzia italiana del farmaco, Regioni, aziende sanitarie, ospedaliere, territoriali, professionisti (medici, medici di medicina generale, farmacisti, eccetera) e aziende farmaceutiche titolari dei medicinali.
Discussione aperta sull’assistenza farmaceutica alla Commissione Affari sociali della Camera sulla base di una risoluzione della maggioranza.
La risoluzione sottolinea come sia opportuno riflettere sulla necessità di disporre di politiche coordinate capaci di creare meccanismi di concorrenza sostenibili nel lungo periodo, poiché meccanismi improntati a privilegiare esclusivamente il principio della razionalizzazione della spesa possono giungere a limitare la varietà del mercato, la possibilità di scelta e financo la disponibilità di prodotti.
Semplificare la gestione delle patologie croniche
È necessario, altresì, adottare provvedimenti di semplificazione nella gestione di patologie croniche, al fine di eliminare i piani terapeutici relativi alle prescrizioni di medicinali per il trattamento di patologie croniche in anziani, che costituiscono un inutile aggravio burocratico per i medici, oltre a sottrarre tempo alla visita del paziente e alla relazione con il paziente.
I piani terapeutici, che sono propedeutici all’emissione delle ricette da parte del medico di medicina generale -osservano i firmatari della risoluzione – rappresentano un peso burocratico soprattutto per quei pazienti in condizioni di fragilità che, essendo soggetti a lunghe liste di attesa per visite finalizzate esclusivamente al rinnovo dei piani stessi, rischiano interruzione o ritardi nell’erogazione del trattamento.
Dialogare con le associazioni dei pazienti
La risoluzione chiede, pertanto, al Governo di adottare iniziative volte a potenziare il dialogo tra le associazioni dei pazienti e la futura Commissione scientifica ed economica del farmaco (Cse) dell’Aifa, anche attraverso l’individuazione di “esperti di patologia” con cui l’Agenzia possa avviare forme strutturate di consultazione in merito alle esigenze cliniche dei pazienti di cui rappresentano le istanze.
Tra gli interventi necessari, inoltre, il rafforzamento del ruolo di coordinamento dell’Aifa nei confronti delle Regioni, a garanzia dei Lea e dell’omogeneo accesso al diritto costituzionale alla tutela della salute, rispetto al quale il farmaco in generale e, in particolare, le terapie nuove e innovative, sono i principali strumenti di tutela.
Riqualificare il ruolo della medicina generale
Per quanto riguarda l’assistenza territoriale, i parlamentari firmatari chiedono di adottare iniziative volte a riqualificare la medicina generale, coordinandola nell’ambito dell’assistenza sanitaria, e spostandola dal ruolo attuale preminentemente burocratico
Rafforzare il coinvolgimento delle farmacie
Si sollecitano anche iniziative volte a potenziare il coinvolgimento delle farmacie territoriali, pubbliche e private, sia per consentire un efficiente e semplificato percorso di accesso alle cure da parte dei pazienti che, negli ultimi vent’anni, sono stati messi a dura prova dai canali alternativi della distribuzione e dalla frammentazione regionale sia per promuovere l’importante ruolo che le farmacie svolgono per assicurare un’elevata copertura vaccinale, valutando quindi l’estensione di ulteriori tipologie di vaccini somministrabili in farmacia oltre ai vaccini anti-Covid-19 e anti-influenzali.
Potenziare il ruolo dell’Aifa
Al Governo si rivolge altresì l’invito ad adottare iniziative che consentano di ampliare la piattaforma dei registri di monitoraggio Aifa, che attualmente è essenzialmente dedicata ai medicinali ad alto costo, prioritari nella tutela della salute, o innovativi, dispensati attraverso le farmacie ospedaliere, all’assistenza farmaceutica territoriale, coordinando i percorsi di prescrizione e distribuzione dei medicinali tra medicina generale, farmacie territoriali e Regioni.
Si richiede infine di adottare provvedimenti volti all’eliminazione di piani terapeutici, collegati o meno a note Aifa, relativi alle prescrizioni di medicinali per il trattamento di patologie croniche in persone anziane, soprattutto quando per tali medicinali sono disponibili prodotti generici e prodotti che hanno perso la copertura brevettuale, prevedendo l’introduzione di linee di indirizzo prescrittive nazionali da parte dell’Agenzia del farmaco, redatte in collaborazione con le società scientifiche.
Tali linee guida dovranno definire raccomandazioni utili alla presa in carico e al trattamento dei pazienti, coordinare l’erogazione dell’assistenza farmacologica tra la medicina specialistica e quella territoriale, che deve coinvolgere con una maggiore efficacia e integrazione i medici di medicina generale. (PB)