Contro le carenze di farmaci la Francia rafforza la produzione nazionale
Contro le carenze di farmaci la Francia ha deciso di rafforzare la produzione sul proprio territorio, stabilendo una lista di medicinali essenziali da riportare sotto controllo nazionale e sottrarre alla dipendenza dalle importazioni dall’estero (lo avevamo anticipato sul nostro sito qui).
La strategia della Francia contro le carenze di farmaci: produrre i medicinali essenziali sul territorio nazionale riducendo la dipendenza dalle importazioni dall’estero.
Per migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento di farmaci in Europa, inizialmente 19 Paesi europei, poi diventati 22, hanno firmato il 3 maggio scorso un non-paper, chiedendo regole più severe per affrontare la carenza di medicinali e ridurre la dipendenza dalle importazioni da Cina e India.
I firmatari chiedono all’Ue di adottare misure più drastiche per migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento dei farmaci istituendo un meccanismo volontario di solidarietà al fine di alleviare i fenomeni più gravi di carenza, creando un elenco europeo di farmaci critici. A latere, i 22 Paesi, tra cui l’Italia, hanno anche chiesto all’Esecutivo Ue di elaborare una proposta normativa che consenta di ridurre la dipendenza dai Paesi terzi per farmaci e principi attivi (il cosiddetto reshoring), in particolare per i prodotti per i quali tale dipendenza è da considerare critica.
In attesa che l’Europa si muova, la Francia ha deciso di fare da apripista e lo scorso 13 giugno ha annunciato la creazione di “una lista di farmaci essenziali” che comprende 450 farmaci per i quali saranno attuate misure rafforzate per combattere le carenze e le tensioni di approvvigionamento; tra questi, 50 vedranno la loro produzione trasferita in Francia.
L’impegno preso da Macron
Come riporta Le Quotidien du Pharmacien, Emmanuel Macron ha annunciato il trasferimento della produzione di una cinquantina di farmaci essenziali associati a piani sanitari pubblici, come la terapia sostitutiva della nicotina, il Naloxone, la terapia sostitutiva degli oppiacei, i contraccettivi e i vaccini per i quali la Francia è chiaramente dipendente, e ha promesso che la metà di essi, tra cui Morfina, Midazolam, Amoxicillina per uso pediatrico e 6 farmaci antitumorali, “vedranno la loro produzione trasferita o aumentata in modo significativo (…) nelle prossime settimane”.
“Delegare ad altri la produzione dei nostri prodotti farmaceutici essenziali è un vicolo cieco per il Paese”, ha scritto il capo di Stato, che ha aggiunto che per l’Amoxicillina “il gruppo britannico Gsk investirà 22 milioni di euro nel suo sito di Mayenne per modernizzare le unità di produzione esistenti”.
Nel 2022 raddoppiate le segnalazion di carenze in Francia
Agire contro le carenze di farmaci è urgente: solo nel 2022 l’Agenzia nazionale francese per la sicurezza dei medicinali (Ansm) ha registrato più di 3.700 segnalazioni di carenze, quasi il doppio rispetto al 2021.
Inizialmente, l’obiettivo sarà quello di rilocalizzare o potenziare la produzione di 25 farmaci “essenziali”, la maggior parte dei quali generici. Poi, in una seconda fase, dovrebbero seguire altri 25 farmaci. Per sostenere questi progetti sono previsti investimenti per oltre 200 milioni di euro.
Lo scorso inverno, i francesi hanno avuto difficoltà a trovare Paracetamolo e Amoxicillina nelle farmacie, mentre il Paese era colpito da una triplice epidemia di Covid-19, influenza e bronchiolite. L’esaurimento delle scorte è stato causato soprattutto dall’eccessiva dipendenza della Francia dall’estero. “È ovviamente una situazione inaccettabile -ha affermato Macron- Dipendiamo dal 60-80% della produzione dall’estero, in particolare dalla Cina”.
Emmanuel Macron ha anche chiesto di semplificare le sperimentazioni cliniche e di incoraggiare l’acquisto innovativo di tecnologie, con l’obiettivo di creare 20 biomedicine in Francia.
I farmacisti francesi chiedono strumenti operativi per affrontare il problema
Nonostante le misure per garantire il più possibile la disponibilità dei 450 farmaci essenziali e il piano di delocalizzazione della produzione annunciato dal presidente francese, il ministro della Salute François Braun ha ammesso che ci saranno ancora carenze nel breve, in particolare il prossimo inverno.
Secondo Philippe Besset, presidente della Fédération des syndicats pharmaceutiques de France (Fspf), in attesa che tali misure facciano effetto, c’è bisogno di strumenti più operativi per le farmacie: “Ciò di cui abbiamo bisogno al banco della farmacia sono misure più “prosaiche” …informazioni precise sulla disponibilità o meno di un prodotto e di soluzioni che ci permettano di avere a disposizione alternative terapeutiche in caso di problemi seri”. (EP)