Un farmaco antidiabete usato da non diabetici allo scopo di dimagrire: un fenomeno inquietante, incentivato dai social, che ha portato il tema in Parlamento, con un’interrogazione rivolta da un deputato al ministro della Salute Orazio Schillaci.

L’utilizzo improprio di un farmaco antidiabete da parte di non diabetici al fine di perdere rapidamente peso approda in Parlamento: un’interrogazione chiede al ministro di intervenire.

Il deputato Gian Antonio Girelli (Pd) denuncia infatti il diffuso utilizzo non corretto di un farmaco a base di Semaglutide (Ozempic) da iniettare nell’addome e volto al trattamento del diabete di tipo 2 negli adulti non adeguatamente controllato, in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico e come monoterapia quando l’uso di metformina è considerato inappropriato o causa di intolleranze e controindicazioni.

Tale farmaco è indicato anche in aggiunta ad altri medicinali per il trattamento del diabete e aiuta chi soffre di diabete e malattie cardiache correlate a ridurre il rischio di eventi cardiovascolari come ictus o infarto.

Da notizie di stampa -denuncia il deputato del Pd- risulta, invece, che si stia verificando una challenge, ossia una “sfida” sui canali social che si concretizza nell’uso del farmaco, assunto senza alcuna necessità terapeutica ma per perdere rapidamente peso. La sfida consiste nel mostrare un’immagine dell’iniezione del farmaco e poi i, presunti, risultati di dimagrimento rapido, tramite l’abuso di un farmaco non creato per gli scopi del “gioco”.

Doppio rischio: pericolo per chi lo usa senza averne necessità e problemi di indisponibilità del medicinale per chi ne ha bisogno.

Oltre agli evidenti rischi per la salute, l’abuso del farmaco sta rendendone sempre più difficile il reperimento per coloro che ne hanno vera necessità. Infatti, già il 6 marzo scorso, l’Aifa ha emanato una nota informativa importante nella quale, tra l’altro, si legge che “l’aumento della domanda di Ozempic ha portato a carenze che si prevede continueranno per tutto il 2023. Sebbene la fornitura continui ad aumentare, non è possibile prevedere con certezza quando risulterà sufficiente a soddisfare completamente la domanda attuale” (si veda in  proposito un approfondimento sul sito specializzato tuttodiabete.it).

Nei mesi successivi il farmaco antidiabete è rimasto di difficile reperimento, nonostante il suo acquisto e uso sia regolato tramite una dispensazione per conto (Dpc) con le strutture sanitarie ospedaliere che acquistano Ozempic, che successivamente viene erogato dalle farmacie territoriali ai pazienti che ne hanno necessità.

L’assurda e pericolosa “sfida” -prosegue Girelli– sta, dunque, rendendo sempre più raro un farmaco essenziale per i malati di diabete mellito di tipo 2, e nel contempo mette a rischio la salute degli stessi scriteriati “giocatori”, che rischiano reazioni avverse molto peggiori rispetto a quelle che ci si possono attendere per coloro che il farmaco lo usano per motivi di cura.

Alla luce di tali circostanze, l’interrogazione invita il ministro della Salute a intraprendere iniziative urgenti per porre rimedio alla situazione, in particolare cercando di comprendere se, come appare probabile, vi siano medici che accettino di prescrivere il farmaco a persone che non ne hanno necessità di cura.