Al centro del numero 12-13 di “Farma 7”, in arrivo in questi giorni in farmacia, troverete un documento del Pgeu sulla resistenza antimicrobica (Amr) e sul ruolo che il farmacista può avere nel contrasto a una delle principali emergenze sanitarie di questi anni. Un dato fotografa bene la gravità della situazione: secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), ogni anno 35.000 cittadini dell’Ue/See muoiono a causa di infezioni da batteri resistenti agli antibiotici.

La resistenza antimicrobica è un grave problema sanitario mondiale. Che cosa può fare il farmacista per contribuire a contrastarlo? Lo spiega il Pgeu in un documento al centro del numero 12-13 di “Farma 7”, in arrivo in farmacia.

L’uso inappropriato degli antibiotici è all’origine del fenomeno della resistenza antimicrobica: è quindi indispensabile che questi farmaci siano prescritti e utilizzati nel modo corretto, cosa che purtroppo spesso non avviene (e l’Italia non è tra i Paesi più virtuosi da questo punto di vista).

Secondo il Pgeu, i farmacisti possono fare molto per contribuire alla lotta contro l’antimicrobico-resistenza, perché sono percepiti dai cittadini europei come una fonte affidabile di informazione sugli antibiotici. Si trovano dunque in una posizione ideale per diffondere consapevolezza sul problema della resistenza antimicrobica e favorire l’utilizzo appropriato dei medicinali.

Il documento del Pgeu attesta infatti che già oggi i farmacisti contribuiscono in molti modi alla lotta contro la resistenza antimicrobica in Europa. Però, in alcuni Paesi europei, le  farmacie non sono ancora coinvolte nei piani d’azione nazionali sulla resistenza antimicrobica e nello sviluppo di politiche per combattere efficacemente questa emergenza di salute pubblica. Un limite che andrebbe superato al più presto.

Il Pgeu osserva inoltre che, nella strategia contro l’antimicrobico-resistenza, giocano un ruolo fondamentale anche le vaccinazioni (che ormai vedono protagoniste anche le farmacie). Infatti, “i vaccini sono uno strumento potente ed efficace per prevenire le malattie trasmissibili e hanno anche il potenziale per limitare la diffusione delle infezioni da Amr e ridurre l’uso di antimicrobici. La vaccinazione svolge una misura preventiva fondamentale, riducendo l’uso complessivo di antimicrobici, prevenendo le malattie infettive”.

Nel suo documento il Pgeu rivolge quindi ai poltici un esplicito invito ad agire per ridurre la resistenza agli antimicrobici, anche sostenendo la farmacia di comunità, favorendone lo sviluppo e l’ampliamento dei servizi.