Locali distaccati per le farmacie: le regole del Lazio
La farmacia può avere propri locali distaccati per erogare servizi al cittadino o per attività di laboratorio galenico, ma la materia deve essere regolamentata a livello regionale. Lo ha fatto prima la Liguria, ora lo fa anche il Lazio, con una determina che definisce le linee guida per l’utilizzo di locali distaccati dalla farmacia. Un provvedimento del genere era stato richiesto espressamente da Federfarma Lazio, Federfarma Roma e Ordine dei farmacisti di Roma.
La Regione Lazio definisce le linee guida per l’uso di locali distaccati dalla farmacia per erogare servizi, svolgere attività di preparazione galenica, allestire un magazzino.
La determina regionale (che è già in vigore) viene così incontro alle necessità di quelle farmacie la cui sede principale è troppo piccola per l”ampliamento della propria attività. Condizioni per poter avere locali distaccati sono infatti la mancanza di spazio sufficiente e l’indisponibilità di locali adiacenti da poter mettere in comunicazione con quello principale.
I locali distaccati potranno essere aperti al pubblico per l’erogazione di servizi sanitari oppure essere adibiti a laboratorio galenico (non aperto all’utenza), ma non potranno ma essere utilizzati per la vendita di farmaci o parafarmaci. Dovranno rientrare nella pianta organica se aperti al pubblico.
In caso di prestazione di servizi sanitari, potranno avere la presenza di professionisti esterni (come un infermiere o un fisioterapista, per esempio).
È anche prevista la possibilità dell’utilizzo di questi locali da più farmacie organizzate in rete (con comunicazione circostanziata alla Asl di riferimento).
Per aprire un locale distaccato, la farmacia dovrà avere una nuova autorizzazione con parere igienico-sanitario favorevole.
Con una propria nota Federfarma Roma ha salutato con soddisfazione la determina come “un nuovo e importante passo avanti nella strutturazione della farmacia dei servizi”.