Il nuovo governo eletto in Finlandia lo scorso aprile ha recentemente pubblicato le sue proposte per raggiungere una crescita sostenibile nel settore farmaceutico attraverso la promozione di una concorrenza equa ed aperta, che implicano anche una riforma della farmacia.

Il Governo finlandese si propone di metter mano al settore farmaceutico per assicurarne una crescita sostenibile: le proposte mirano anche a una riforma della farmacia.

Secondo l’Afp, l’Associazione delle farmacie, le proposte contenute nel programma governativo sono molto contraddittorie.

Se da un lato, infatti, il governo mira a utilizzare le farmacie come parte integrante del Servizio sanitario, attraverso lo sviluppo di interessanti progetti volti a implementare su tutto il territorio attività di farmacoterapia, dall’altro ha intenzione di liberalizzare, anche se parzialmente, la vendita di alcuni prodotti di automedicazione, comunemente dispensati dalle farmacie, a favore dei negozi di alimentari.

Il programma governativo prevede, inoltre, di effettuare tagli al budget di 30 milioni di euro per i farmaci, cercando di ottenere un risparmio attraverso il taglio delle spese per le farmacie e promuovendo la concorrenza sui prezzi dei farmaci.

Di contro, l’Afp ha proposto che in futuro le farmacie siano fortemente integrate nel sistema sanitario nazionale e che siano messe in grado di offrire a livello locale nuovi servizi sanitari.

Le proposte del governo che riguardano la farmacia

  1. Riconoscere formalmente il ruolo delle farmacie come parte integrante del sistema sanitario e la loro importanza per il successo della farmacoterapia dei pazienti.
  2. Rivedere il sistema di distribuzione al dettaglio dei farmaci in modo che sia più conveniente rispetto all’ attuale, aumentando la concorrenza sui prezzi. La riforma sarà attuata in modo da garantire la disponibilità di farmaci su tutto il territorio, ma nel contempo ottenere un risparmio annuo di 30 milioni di euro per il Ssn senza aumentare il ticket a carico dei pazienti.
  3. Attuare una riforma complessiva della remunerazione delle farmacie che tenga conto degli incentivi fiscali e degli onorari sui farmaci, in modo da garantire l’effettiva redditività delle farmacie. Tra le misure proposte vi sono anche incentivi economici alle farmacie per aumentare la sostituzione di farmaci prescritti con i più economici equivalenti.
  4. Facilitare la cooperazione tra farmacie anche prevedendo le possibilità di ampliare la base proprietaria delle farmacie; per esempio, prevedendo incentivi per aprire l’azionariato delle farmacie ai farmacisti collaboratori.
  5. La regolamentazione relativa al numero e all’ubicazione delle farmacie sarà rivista, ma non in tutto il territorio, bensì in alcune aree selezionate.
  6. Rivedere le disposizioni legislative che attualmente limitano l’espansione delle attività delle farmacie, per fornire, per esempio, le vaccinazioni o altri nuovi servizi sanitari, in modo da sfruttare al meglio le competenze del personale delle farmacie nell’ambito di una più ampia integrazione all’interno del Ssn.
  7. Alcuni prodotti da automedicazione più comunemente utilizzati saranno messi in vendita anche al di fuori del tradizionale settore farmaceutico.
  8. Infine, la riforma riguarderà anche un incremento dell’Iva, che passerà dall’attuale 10% al 14%. (EP)