Italia importante mercato del farmaco, con spesa farmaceutica e consumi in aumento, ma, d’altra parte, debole nella spesa sanitaria pubblica, per la quale si trova sotto la media dei Paesi europei dell’Ocse-Oecd (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) e all’ultimo posto tra gli Stati del G7. Sono alcuni aspetti contraddittori della situazione italiana, messi in luce in queste settimane dai rapporti del Gimbe (Gruppo Italiano per la medicina basata sulle evidenze) e dell’Agenzia italiana del farmaco.

Le recenti analisi del Gimbe e dell’Aifa mettono in evidenza i diversi aspetti della sanità italiana: da un lato una spesa sanitaria pubblica inadeguata, dall’altro una spesa farmaceutica complessiva in aumento.

Lo studio della Fondazione Gimbe ha lanciato in questi giorni un allarme forte: la spesa sanitaria pubblica italiana è insuficiente e, se non la si rafforza, si rischia di mettere a repentaglio il diritto costituzionale alla salute per tutti i cittadini.

Gimbe sottoline che l’Italia è al sedicesimo posto tra i Paesi europei dell’Ocse per spesa sanitaria procapite e occupa l’ultima posizione nel G7. In particolare, la spesa sanitaria pubblica, nel 2022, ha costituito il 6,8% del Pil, percentuale inferiore alla media Ocse ed europea, che è del 7,1%.

Tredici Stati europei investono più del 6,8% dell’Italia in percentuale del Prodotto interno l0rdo, con la Germania in testa, che arriva al 10,9%, fino all’Islanda, che rimane allineata alla media del 7,1%.

La Fondazione Gimbe fa notare che questi dati recenti, relativi al 2022, in realtà riflettono una tendenza negativa in corso da anni. come attesta il confronto tra i Paesi del G7 nel periodo 2019-2022, gli anni del Sars-CoV-2: Italia e Giappone sono quelli che hanno aumentato di meno la spesa pubblica procapite. Tra i Paesi europei del G7, tra 2019 e 2022 la spesa sanitaria pubblica procapite è aumentata di 625 dollari in Italia, mentre in Francia è cresciuta di 1.197 dollari e in Germania di 1.540.

Più nel dettaglio, la spesa sanitaria procapite in Italia nel 2022 è stata pari a 3.255 dollari, mentre la media Ocse è di 3.899 dollari e quella dei Paesi europei è di 4.128.

Famiglie in difficoltà, secondo Lumsa

Una ricerca dell’Università Lumsa di Roma ci dà un’idea di come questa inadeguatezza possa produrre danni gravi. Risulta infatti che il 5,17% delle famiglie italiane (un milione e 348mila) spenda il 20% dei propri consumi non essenziali per cure mediche. Inoltre, il 74,8% del totale delle famiglie affronta prima o poi di tasca propria, ricorrendo al privato, spese mediche per esami, visite, interventi che il sistema sanitario pubblico non è più in grado di offrire in tempi brevi e ragionevoli. Questo in presenza di un Servizio sanitario nazionale universalistico, fondato sul principio di uguaglianza ed equità.

Rapporto Aifa-OsMed 2022: la spesa farmaceutica nazionale totale (pubblica e privata) è stata pari a 34,1 miliardi di euro, in aumento del 6% rispetto al 2021.

Nel frattempo -ci dice il rapporto 2022 di Aifa sull’uso dei farmaci in Italia, realizzato dall’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali (OsMed) dell’Agenzia- la spesa farmaceutica è in crescita. Vediamo di seguito alcuni dei dati sottolineati dall’Agenzia del farmaco.

  • Spesa farmaceutica nazionale totale (pubblica e privata) nel 2022 pari a 34,1 miliardi di euro, in aumento del 6% rispetto al 2021.
  • La spesa pubblica, con un valore di 23,5 miliardi, ha rappresentato il 68,9% della spesa farmaceutica complessiva e il 17,9% della spesa sanitaria pubblica, ed è in aumento rispetto al 2021 (+5,5%).
  • La spesa per i farmaci acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche è stata di circa 15 miliardi di euro (253,6 euro procapite), in crescita (+8,6%) rispetto all’anno precedente; parallelamente, anche i consumi risultano in aumento (+5,7%).Nel 2022 la spesa farmaceutica procapite, comprensiva dei medicinali acquistati direttamente dalle strutture sanitarie pubbliche e di quelli erogati attraverso il canale della convenzionata, è stata pari a 419,37 euro, in aumento del 5,7% rispetto all’anno precedente. I consumi si attestano a 1325,21 Ddd/1000 abitanti die in aumento dell’1,6% in confronto al 2021, con il consumo in assistenza convenzionata che assorbe l’86% delle dosi totali.
  • Nel 2022 la spesa farmaceutica procapite, comprensiva dei medicinali acquistati direttamente dalle strutture sanitarie pubbliche e di quelli erogati attraverso il canale della convenzionata, è stata pari a 419,37 euro, in aumento del 5,7% rispetto all’anno precedente. I consumi si attestano a 1325,21 Ddd/1000 abitanti die in aumento dell’1,6% in confronto al 2021, con il consumo in assistenza convenzionata che assorbe l’86% delle dosi totali.